· Città del Vaticano ·

Durante il nazismo il beato gesuita Rupert Mayer continuò senza timore ad annunciare il Vangelo

Il coraggio di amare

 Il coraggio di amare  QUO-022
27 gennaio 2024
Il 3 maggio 1987 Papa Giovanni Paolo ii beatificava, all’Olympiastadion di Monaco, padre Rupert Mayer. Sacerdote della Compagnia di Gesù, la sua testimonianza fu ferma nell’opporsi al nazismo ma soprattutto coraggiosa nel diffondere il Vangelo. Uomo di grande fede e ottimista: così lo ricordano i confratelli e i tanti che testimonieranno al processo di beatificazione. Dal pulpito, nel confessionale o nei colloqui, Mayer si fece vicino alle sofferenze della gente. Nato nel 1876 a Stoccarda in una famiglia di industriali, ancora adolescente sente la chiamata al sacerdozio. È un ragazzo aperto, allegro, amante dello sport. Entrato fra i gesuiti e terminata la formazione, viene ordinato sacerdote: è il 2 maggio 1899. Collaboratore parrocchiale a Monaco di Baviera, è inviato al fronte. Cappellano durante ...

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