· Città del Vaticano ·

Il Pontefice a una giovane malata e ad altre persone del Portogallo

«Continua a lottare»

 «Continua a lottare»  QUO-022
27 gennaio 2024

Forse neppure lei stessa credeva che il suo corpo, infragilito da una malattia grave che la perseguita da otto anni, fosse capace di tanta resistenza. «Il medico ha detto che non sa quando incontrerò Gesù, ma che avverrà presto» scriveva al Papa in una lettera indirizzatagli dall’ospedale nel giugno scorso. Edna Rodrigues, 17 anni, invece è viva e, seppur in mezzo a tante sofferenze, continua ad andare avanti con la stessa serenità che aveva commosso Francesco. Proprio il Papa ieri, venerdì 26 gennaio, ha voluto salutare nuovamente la sua “amica” tramite un breve video registrato dal cardinale portoghese Américo Manuel Alves Aguiar, vescovo di Setúbal, tra gli organizzatori della Giornata mondiale della gioventù, svoltasi ad agosto a Lisbona.

«Edna, mi ricordo di te...», esordisce Francesco nel filmato. «Ricordo che avevi offerto tutta la tua malattia, il tuo dolore per la Giornata della gioventù. Grazie per questo, e grazie per continuare a lottare, vai avanti, continua!».

«Continua a pregare per tanti giovani che hanno bisogno di forza per andare avanti — la esorta il Papa —. Non dimenticate che sei uno dei pilastri della Giornata della gioventù. Che Dio ti benedica, che la Madonna vegli su di te, e non dimenticare di pregare per me. Ciao!».

Lo scorso anno Edna si era iscritta alla Gmg nella capitale del suo Portogallo. Un’occasione per conoscere da vicino quel Papa così «importante per me e per la mia famiglia»; più che altro la speranza di poterlo fare, nella lucida consapevolezza che le sue forze fisiche non glielo avrebbero permesso. La giovane non è riuscita a parteciparvi insieme ai suoi coetanei della parrocchia di San Massimiliano Kolbe, nella periferia di Lisbona, e agli altri ragazzi e ragazze dei cinque continenti.

«Quando ho saputo che la Giornata si sarebbe tenuta in Portogallo sono stata molto felice, perché ogni volta che vedo parlare il Papa in televisione, mi sento bene, come se non avessi alcuna malattia che mi impedisse di partecipare alla Gmg», scriveva nella lettera a Papa Bergoglio. Il quale le aveva prontamente risposto con un videomessaggio di un minuto in cui per sei volte diceva alla ragazza «grazie». Grazie per la sua «tenerezza» e per «la pace» che ha nel cuore, che — diceva il Pontefice — è «come un seme piantato nel cuore di tutti noi che ti vediamo e di tutti quelli che parlano con te».

«Ti accompagno in questo viaggio che stai compiendo. Ti accompagno e so che sarai ben accolta», aggiungeva Francesco. «Ti accompagno pregando per te, pregando con te, e guardando Gesù, che sempre ci attende».

Ieri il Papa ha assicurato preghiere pure a Maria da Conceição Brito Mendonça, nata 107 anni fa nel giorno delle apparizioni di Fátima, il 13 maggio 1917. In occasione del viaggio di Francesco in Portogallo l’estate scorsa la donna lo aveva incontrato nella nunziatura di Lisbona e gli aveva portato in dono un rosario. «Sei forte e vai avanti. Non rallentare, continua a pregare rosari, a sostenere la Chiesa con la tua preghiera e la tua gioia», le ha detto il Pontefice ancora in un video registrato sempre dal cardinale Aguiar.

Il porporato ha chiesto poi al Papa di poter inviare qualche parola anche ai tanti ragazzi e ragazze che hanno partecipato alla Gmg portoghese e che già da ora si preparano alla prossima Giornata mondiale in programma a Seoul. «Mi dicono che voi giovani dovete essere provocati, altrimenti vi addormentate. No! Non vi addormentate, eh? Voi non vi addormentate», si sente dire a Francesco nel filmato. «Panamá, Lisbona, Seoul, è un viaggio per voi — aggiunge —. È un percorso che state facendo ed è un percorso interessante che lascia il segno. È importante lasciare tracce nella vita, lasciare qualcosa che si è fatto. Si può dire: “Un giovane è passato di qui e ha lasciato questo segno”. Riflettete un po’ su questo: “Quali impronte ho lasciato nella vita?”. E andate avanti, non scoraggiatevi».

di Salvatore Cernuzio