· Città del Vaticano ·

I saluti
Nel ricordo delle vittime dell’Olocausto

La guerra è negazione dell’umanità

 La guerra  è negazione dell’umanità  QUO-019
24 gennaio 2024

Il ricordo della Giornata della memoria, che si celebra sabato prossimo 27 gennaio per non dimenticare le vittime della Shoah, e un nuovo appello per la pace in Medio Oriente e in Ucraina, hanno scandito, dopo la catechesi, i saluti rivolti dal Pontefice ai vari gruppi di fedeli presenti nell’Aula Paolo vi . L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i ragazzi delle medie e superiori provenienti dalla Francia.

Il Signore ci dia la grazia di attaccarsi sull’unico vero bene: il suo amore e l’amore per i nostri fratelli e sorelle.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Scozia, Corea e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, celebrando quest’oggi la memoria liturgica di San Francesco di Sales, dottore della Chiesa, ricordiamoci che “tutto appartiene all’amore”. I suoi insegnamenti spirituali ci aiutino a superare i vizi per poter raggiungere la pienezza dell’amore divino.

Saludo cordialmente a todos los peregrinos de lengua española. Estamos celebrando la Semana de Oración por la Unidad de los Cristianos. El apóstol Pablo, de quien mañana recordamos su conversión, nos exhorta a trabajar juntos y con generosidad en la construcción del único e indivisible cuerpo de Cristo. Que Dios los bendiga y la Virgen Santa los acompañe. Muchas gracias.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese. Chiediamo al Signore il dono di avere un cuore distaccato dai beni materiali, che non accumuli tesori su questa terra, ma nel cielo. Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca!

Saluto i fedeli di lingua araba. Accumulare beni materiali non basta a vivere bene, perché la vita non dipende da ciò che si possiede (cfr. Lc 12, 15). Dipende invece dalle buone relazioni: con Dio, con gli altri e anche con chi ha di meno. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Cari fratelli e sorelle polacchi. “Cristo ci ha liberati per la libertà” (Gal 5, 1) e ci incoraggia a vivere nella libertà. A vivere con un cuore libero da ciò che è mondano, cioè da quello che distrugge le relazioni con il prossimo e con il Signore. Accogliete con cuore spalancato il dono della libertà di Cristo! Vi saluto cordialmente e vi benedico di cuore!

Sabato prossimo, 27 gennaio, si celebra la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Il ricordo e la condanna di quell’orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi, avvenuto nella prima metà del secolo scorso, aiuti tutti a non dimenticare che le logiche dell’odio e della violenza non si possono mai giustificare, perché negano la nostra stessa umanità.

La guerra stessa è una negazione dell’umanità. Non stanchiamoci di pregare per la pace, perché cessino i conflitti, perché si arrestino le armi e si soccorrano le popolazioni stremate. Penso al Medio Oriente, alla Palestina, a Israele, penso e alle notizie inquietanti che provengono dalla martoriata Ucraina, soprattutto per i bombardamenti che colpiscono luoghi frequentati da civili, seminando morte, distruzione e sofferenza. Prego per le vittime e per i loro cari, e imploro tutti, specialmente chi ha responsabilità politica, a custodire la vita umana mettendo fine alle guerre. Non dimentichiamo: la guerra sempre è una sconfitta, sempre. Solo “vincono” — tra virgolette — i fabbricanti di armi.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i Frati Cappuccini formatori dell’area Europea, le Suore Orsoline dell’Unione Romana e l’Associazione Opera di San Michele Arcangelo di Petralia.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Celebriamo oggi la memoria liturgica di San Francesco di Sales, maestro di vita spirituale: egli ha insegnato che la perfezione cristiana è accessibile a ogni persona, qualunque sia il suo stato di vita e la sua condizione sociale. Possiate anche voi vivere le condizioni in cui vi trovate come vie di santità, da percorrere con fiducia nell’amore di Dio.

A tutti la mia Benedizione!