· Città del Vaticano ·

Nella loro rete sociale cambiarono il volto dell’Impero romano

L’autorità missionaria e la guida profetica delle donne

 L’autorità missionaria e la guida profetica delle donne  QUO-018
23 gennaio 2024

La vita religiosa come la conosciamo oggi — sia quella contemplativa sia quella attiva — si è evoluta nel corso di duemila anni. In questo primo di quattro saggi, si parla, attingendo alla documentazione letteraria, delle donne nel cristianesimo primitivo.

Quando ero una giovane suora di San Giuseppe avevo il grande desiderio di capire chi fossero state le nostre antenate nella fede. Pur essendo appassionata dei testi biblici, spesso mi riesce difficile riconoscermi in essi perché i testi del nostro lezionario quasi sempre parlano dei nostri antenati-uomini. Le discepole devote di Gesù — a eccezione di Maria di Nazareth — sono praticamente invisibili. Quando iniziai poi a studiare per il master in teologia nel seminario locale, ho divorato ogni informazione sulle donne del cristianesimo primitivo. In questa serie di quattro saggi voglio individuare le radici storiche delle comunità religiose femminili e forse aiutare i lettori a iniziare a riconoscersi nella storia dei primi cristiani.

Il “movimento di Gesù” si diffonde rapidamente in tutto l’Impero romano, in parte grazie all’iniziativa delle vedove e di donne nelle vesti di apostoli, profeti, evangelisti, missionari e a capo di chiese domestiche. La sua crescita può essere attribuita anche al sostegno finanziario di donne imprenditrici cristiane come Maria di Magdala e Giovanna (Luca, 8, 1-3), Lidia (Atti, 16, 11-40), Febe (Romani, 16, 1-2), Olimpia, diaconessa del iv secolo, e altre. Papa Benedetto xvi ha riconosciuto proprio questo quando, il 14 febbraio 2007, disse che «la storia del cristianesimo avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato il generoso apporto di molte donne». Nell’ambito della Chiesa primitiva, la presenza femminile — annotava ancora — «è stata tutt’altro che secondaria». Le prime chiese domestiche erano guidate da donne come Grapte, che nel ii secolo era a capo della comunità di vedove che si prendevano cura degli orfani in Roma, e Tabità, vedova del i secolo «dedita a opere buone e atti di carità» (Atti, 9, 36-43), che fondò una comunità di chiesa domestica a Giaffa. Fu attraverso le chiese domestiche che i primi cristiani ebbero accesso alle reti sociali che li misero in contatto con persone di diversi ceti.

Quando un capo-famiglia donna, magari una vedova benestante come Tabità o una donna liberata dalla schiavitù come Prisca (Romani, 16, 3-5), si convertiva al cristianesimo, gli evangelisti cristiani come Giunia (Romani, 16, 7) o Paolo avevano accesso non solo alla loro casa ma anche al gruppo di persone da loro tutelate e alla loro clientela, e questo significava che anche i loro schiavi, i liberti, i bambini, i parenti e le persone che per ragioni professionali erano in contatto con queste donne, si sarebbero convertiti. Fu così che quando Paolo convertì Lidia (Atti, 16, 11-15) ebbe automaticamente accesso a un’ampia fascia di rapporti sociali e quindi a un pubblico potenzialmente molto ampio. Nella ricerca intitolata A Woman’s Place, Carolyn Osiek e Margaret Y. MacDonald dimostrano come le donne cristiane di classi sociali più basse riuscivano ad avviare piccole imprese grazie al loro inserimento nella rete sociale cristiana e acquisire così una certa sicurezza economica. Questo a sua volta comportava l’accesso a un ceto più alto e quindi maggiore libertà di movimento, in particolare nell’ambito della famiglia allargata dell’antichità.

Celso, noto critico della Chiesa primitiva, aveva una scarsa opinione dell’evangelizzazione fatta dalle donne. Tuttavia, sia pure involontariamente, ha fornito prove indipendenti dell’iniziativa delle donne nel cristianesimo primitivo quando ha affermato che i cristiani convincevano le persone a «lasciare il padre e i maestri e ad andare invece con le donne e i bambini, compagni di gioco, nelle case delle donne, o nelle concerie o nelle botteghe dei follatori» (Origene, Contro Celso). La critica di Celso coincide con affermazioni in altri testi del cristianesimo primitivo, secondo le quali l’evangelizzazione si faceva da persona a persona, di casa in casa, da donne che raggiungevano altre donne, bambini, liberti e schiavi. La sua critica ci dice che le donne cristiane (e pochi uomini) presero iniziative al di fuori delle regole del patriarcato in funzione della loro fede in Cristo.

Tre sono le innovazioni significative che si verificano nella società romana tra il i e il iv secolo e che possono essere attribuite all’evangelizzazione e ai ministeri di guida delle donne cristiane. La prima, intorno al iv secolo, è la libertà di scegliere una vita celibataria, che abbatte effettivamente un pilastro del patriarcato, e cioè l’obbligo di contrarre matrimonio. La seconda è che vedove e vergini cristiane salvano, socializzano, battezzano ed educano migliaia di orfani che altrimenti morirebbero per essere abbandonati o sarebbero destinati alla prostituzione. La terza è che le attività di collegamento e di evangelizzazione delle donne svolgono un ruolo determinante nella trasformazione della società romana da una cultura preminentemente pagana a una cultura preminentemente cristiana.

Si possono riconoscere elementi di vita religiosa non solo nelle prime comunità di vedove, come quella di Grapte o di Tabità, ma anche in quelle donne che scelsero la vita celibataria come le quattro figlie profetesse di Filippo (Atti, 21, 9) e le comunità femminili in Asia minore, di cui si parla negli Atti di Tecla. Le donne di queste comunità non solo salvavano gli orfani e le vedove povere ma profetizzavano anche nei primi raduni della Chiesa primitiva ( 1 Corinzi, 11; Atti, 21, 8-19). Il loro esercizio contro-culturale dell’autorità nel contesto della vita domestica quotidiana è una delle chiavi spesso taciute della rapida diffusione del cristianesimo. L’autorità missionaria e la guida profetica delle donne nella loro ampia rete sociale cambiarono il volto dell’Impero romano.

di Christine Schenk


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