· Città del Vaticano ·

A Gaza la storia di una bimba che viene alla luce mentre sua madre muore a causa dei bombardamenti

Donne tessitrici di pace

 Donne tessitrici di pace  QUO-017
22 gennaio 2024

«Chi ferisce una donna profana Dio»: sono le parole pronunciate da Papa Francesco durante l’omelia della messa per la Giornata mondiale della pace, il primo gennaio.

Ho pensato a queste parole mentre leggevo un recente rapporto delle Nazioni Unite: dal 7 ottobre sono state uccise due donne ogni ora a Gaza e sono donne e bambini il 70 per cento dei morti.

Sabato una donna incinta è stata ferita gravemente durante un bombardamento; i medici sono riusciti a far nascere la bambina mentre la mamma moriva. Ho ripensato alle parole del Papa: «...profana Dio, perché nato da donna». Maria Santissima è stata collegamento fra la terra e il cielo: ha ascoltato e ha accolto la volontà di Dio, ne ha accettato le conseguenze, è stata madre attenta, discreta e sofferente. Che esempio e che modello per tutte le donne, credenti e non credenti, madri e consacrate!

Spesso il Santo Padre ci richiama al rispetto del ruolo della donna sia nella Chiesa che nella società civile. Sono convinto che le donne con la loro forza interiore e la loro dedizione al prossimo sono indispensabili per costruire la pace nel mondo. Vedo nelle donne la determinazione di chi non conosce l’egoismo, di chi cura ogni aspetto della vita comune, di chi con saggezza sceglie il bene per migliorare sé stesse e il prossimo. Dobbiamo lasciarci guidare dal cuore delle madri e dalle donne che guardano all’umanità con sguardi attenti e silenziosi, che offrono la loro sofferenza per il bene degli altri, che intuiscono i bisogni e li prevengono con dedizione completa. Per grazia di Dio, ho avuto mia madre, come esempio di donna di fede, che nel silenzio e nel sacrificio ha dedicato la sua vita ai figli, alla famiglia, ai poveri.

Le donne sono capaci di essere tessitrici di pace, non si rassegnano al male, cercano di curare e di proteggere, sanno gestire risorse e relazioni, non fanno mancare l’amore vero, quello che non muore per indifferenza o per dimenticanza. Quell’amore che il Signore non farà mancare a quella bambina di Gaza, nata già orfana, ma con la forza attinta nel grembo della madre, che l’aveva accolta e amata prima di vederla e di poterla stringere fra le braccia. Non dimentichiamo queste vittime innocenti, i morti e i sopravvissuti, non dimentichiamo l’amore delle madri e la forza delle donne. Rispettiamo, proteggiamo e difendiamo la dignità delle donne per rendere migliore questa umanità e per sconfiggere l’odio e la violenza.

di Ibrahim Faltas
Vicario della Custodia di Terra Santa