· Città del Vaticano ·

Nelle due lingue semitiche la parola evoca il grembo materno

“Misericordia”
in arabo e in ebraico

 “Misericordia”  in arabo e in ebraico  QUO-012
16 gennaio 2024
In ebraico e in arabo la parola “misericordia” condivide la stessa radice: in ebraico “misericordia” si dice rahamim, in arabo rahmah. Entrambi i termini derivano dalla parola “grembo”, in ebraico rehem, in arabo rahm (le due parole sono infatti formate dalle stesse lettere dell’alfabeto r-h-m, reish-het-mem in ebraico e ra-ha-mim in arabo). Nelle due lingue semitiche, la parola “misericordia” evoca pertanto il grembo materno, dove inizia la vita. L’essere umano dal momento della sua origine nell’utero (rehem-rahm) è quindi formato per riflettere la misericordia (rahamim-rahmah) di Dio. Infatti il termine “misericordia” sia in arabo, sia in ebraico allude a uno speciale legame interpersonale fra individui. Il grembo ha invero la naturale abilità di accogliere e proteggere al suo interno un altro essere umano per poi dargli ...

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