Il cronista che ascoltava
16 gennaio 2024
Ho conosciuto Sergio Zavoli quando era presidente della Rai. Il nostro è stato da subito un buonissimo rapporto e a lui ero legato da sentimenti di amicizia e di stima profonda. Una stima per la persona, per il professionista e per il suo impegno che non esito a definire come una sorta di vocazione all’informazione.
Ammiravo il suo lavoro giornalistico privo di enfasi o di retorica, mai ossessivo o sensazionalista, nonostante abbia affrontato temi sentiti, delicati e complessi. Credo che proprio queste caratteristiche siano la ragione della grande considerazione di cui il suo lavoro ha sempre goduto.
Zavoli è stato capace di raggiungere milioni di persone senza la pretesa di affermare una verità assoluta, ma piuttosto presentando, ai radio ascoltatori prima e poi ai telespettatori, un quadro completo, frutto di un ...
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