· Città del Vaticano ·

All’Angelus il Pontefice ribadisce la necessità di educare alla pace

La guerra è in sé stessa
un crimine contro l’umanità

 La guerra è in sé stessa un crimine contro l’umanità  QUO-011
15 gennaio 2024

«La guerra è in sé stessa un crimine contro l’umanità. I popoli hanno bisogno di pace! Il mondo ha bisogno di pace!»: non si stanca Papa Francesco di levare alta la voce contro i conflitti che insanguinano «tante parti del mondo, specialmente Ucraina, Palestina e Israele».

All’Angelus domenicale in piazza San Pietro il Pontefice rinnova il suo appello, esortando a non dimenticare «quanti soffrono la crudeltà della guerra». Perché, spiega, «all’inizio dell’anno ci siamo scambiati auguri di pace», ma nonostante ciò «le armi hanno continuato ad uccidere e distruggere». Da qui l’invito a pregare «affinché quanti hanno potere su questi conflitti riflettano sul fatto che la guerra non è la via per risolverli», poiché essa «semina morte tra i civili e distrugge città e infrastrutture». E in proposito confida: «Dobbiamo educare alla pace. Si vede che non siamo ancora — l’umanità intera — con un’educazione tale da fermare ogni guerra» è l’amara conclusione di Francesco. In precedenza, commentando come di consueto il Vangelo del giorno, il Papa aveva parlato dell’incontro di Gesù con i primi discepoli e attualizzando la riflessione aveva spiegato che «il Signore non vuole “followers” superficiali», ma «persone che si interrogano e si lasciano interpellare dalla sua Parola».

L'Angelus