· Città del Vaticano ·

In Brasile un progetto accomuna un collegio e le Missionarie Serve dello Spirito Santo

Mani solidali sostengono
i più vulnerabili

 Mani solidali sostengono i più vulnerabili  QUO-006
09 gennaio 2024

La fame e la cultura dello scarto colpiscono in modo particolare gli esclusi, generando stili di vita precari. Per affrontare questa realtà, un gruppo di volontari del Colégio Espírito Santo (Ces) organizza azioni solidali a favore dei più svantaggiati della società a Canoas, città della regione metropolitana di Porto Alegre, nel Rio Grande do Sul, in Brasile. Se la situazione di povertà provoca disprezzo e disumanizzazione, l’inazione e il chiudere gli occhi dinanzi a chi vive ai margini della società rafforzano le disuguaglianze e i pregiudizi. Più si è poveri, più è difficile. E in questa situazione di dolore e di sofferenza l’inquinamento e le malattie sono inevitabili. Di fronte a tante grida silenziose di aiuto, che riecheggiano in regioni socialmente vulnerabili e in zone centrali di Canoas, il 17 agosto 2021 è stato creato un progetto solidale, a partire dalla volontà della comunità scolastica di sostenere la missione delle suore Missionarie Serve dello Spirito Santo (SSpS), per ridurre la fame. Si tratta del gruppo chiamato “Ces Mãos em Ação” (Mani in azione), coordinato da Sérgio Velasques Garcia, dipendente della scuola gestita dalle suore Missionarie Serve dello Spirito Santo.

A Canoas l’azione missionaria si esplica soprattutto attraverso l’educazione ma, come congregazione, abbiamo un campo molto vasto e ampio di missione nel mondo. Il carisma missionario delle SSpS chiama donne di diversi paesi e culture, scelte come strumento dello Spirito santo, a servire nell’annuncio del Vangelo. Operiamo nei cinque continenti, in più di cinquanta paesi, formando così una congregazione internazionale, fondata da santo Arnaldo Janssen e dalle beate madri Maria e Josefa, l’8 dicembre 1889 a Steyl, nei Paesi Bassi. Cerchiamo di far conoscere, amare e glorificare il Dio Uno e Trino da tutti i popoli nelle diverse dimensioni del lavoro. Sebbene il progetto “Ces Mãos em Ação” si realizzi e rimanga nel nostro campo di missione educativa, i protagonisti sono i laici. A esempio, gli autisti addetti al trasporto scolastico mettono a disposizione i loro mezzi per gli spostamenti di quanti lasciano la propria casa e le proprie occupazioni per andare a consegnare i pasti nelle strade della città. C’è anche chi promuove le campagne di raccolta e, ovviamente, chi dona, organizza e prepara tutto il cibo che verrà distribuito. In totale, il gruppo distribuisce in media 150 pasti ad “azione”, oltre a fornire occasionalmente vestiti, scarpe, coperte, prodotti per l’igiene personale, farmaci e cibo per gli animali.

Va inoltre sottolineata la partecipazione e la voce attiva degli studenti che fanno parte del progetto e hanno un ruolo guida nel gruppo. È chiaro che il Ces ha molti progetti che coinvolgono l’intera comunità scolastica in campagne solidali, ma l’opportunità di fare del bene ad altre persone è stata ampliata dalla creazione di questo gruppo. Nelle attività di responsabilità sociale della “Gincana”, gli studenti donano, con generosità, cibo, maglioni e altri articoli a quanti ne hanno bisogno. Inoltre, in occasione di varie feste e festività, come Pasqua, Natale e la Giornata dei bambini, agli studenti viene chiesto di raccogliere dolci e giocattoli. Poi i volontari, pieni di affetto e di gioia, promuovono momenti speciali come giochi e spuntini preorganizzati in luoghi stabiliti. Di solito si svolgono a Vila Tabaí e nel Centro educativo “Madre Josefa”, anch’esso delle suore Missionarie Serve dello Spirito Santo, con fini completamente benefici, situato nel quartiere Fátima, che assiste i bambini della scuola dell’infanzia.

I volontari offrono inoltre affetto alle persone senza fissa dimora, poiché sono consapevoli del valore e della dignità che tutti hanno come esseri umani e che parte importante della missione è anche portare l’amore, contributo capace di alleviare un po’ la sofferenza, favorendo così la fratellanza umana. Molti membri del gruppo affermano di provare profonda gratitudine per il lavoro che svolgono. Cercano di sensibilizzare e di consapevolizzare sull’importanza di questa causa nobile e urgente, generando, chissà, futuri agenti di trasformazione e seminatori di speranza. Dalla parte di chi beneficia di questa “azione”, Daniele Silva dos Santos, residente a Vila Tabaí, dichiara di essere molto felice per tutto ciò che riceve dal gruppo. Racconta che lei integra il reddito per il mantenimento dei figli e degli animali che possiede lavorando nel riciclaggio.

Pertanto, imparare a dare, condividere e rinunciare al consumismo senza dimenticarsi dei più poveri può e deve procedere di pari passo con l’educazione. La spiritualità trinitaria delle suore SSpS è incentrata sul rapporto tra il Padre, il Figlio e lo Spirito santo. In essa troviamo il modello di comunità e di società che siamo chiamate a costruire attraverso il dialogo, la condivisione e la comunione. Guardando al modo di essere della Santissima Trinità, siamo incoraggiate a impegnarci con tutte le nostre forze, affinché nel mondo, tutti gli esseri umani possano vivere con dignità e vedere i loro diritti rispettati, secondo la volontà di Dio, e a porci a favore della vita, specialmente laddove è più minacciata, con la forza trasformatrice dell’amore.

di Patrícia Zeponi


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