· Città del Vaticano ·

Vi scrivo da Gaza
In preghiera per l’ultimo dell’anno

Con la speranza
di una pace duratura

 Con la speranza  di una pace duratura  QUO-004
05 gennaio 2024

È stato un giorno dell’ultimo dell’anno veramente particolare — e triste — a Gaza. Ma siamo comunque riusciti a prendere parte a due messe. Abbiamo iniziato la mattinata, pregando e celebrando la festa della Sacra Famiglia, ed è stato molto bello perché è il nome cui è intitolata la nostra chiesa. Durante l’Eucarestia abbiamo rinnovato la consacrazione della parrocchia e di tutta la Striscia di Gaza alla famiglia di Nazaret e, prima della benedizione, abbiamo fatto una processione all’interno della chiesa. Dopo la messa abbiamo fatto colazione in comunità e salutato i nostri parenti e amici, in un’atmosfera molto sentita e commossa. Quindi abbiamo pranzato tutti insieme con le nostre famiglie e già nel primo pomeriggio ci siamo messi al lavoro per preparare la messa della sera, in occasione del primo dell’anno, pregando anche il Santo Rosario.

La celebrazione è stata semplice, ma con un effetto speciale nel cuore di ogni cristiano.

Quindi con tutte le persone presenti in parrocchia abbiamo festeggiato il nuovo anno, mangiando un dolce. Abbiamo però voluto rispettare i sentimenti della nostra gente, ferita dal sangue della guerra e distrutta per aver perso figli, genitori, amici, e di chi ancora lotta tra la vita e la morte o è rimasto gravemente colpito dal fuoco delle armi. Quindi, niente festa o musica come d’abitudine. Una piccola festa in sobrietà.

Noi continuiamo a pregare per la pace duratura in Terra Santa, auspichiamo che questa guerra atroce, selvaggia e sanguinosa finisca presto e che nel nuovo anno possiamo ricevere felicità e misericordia, sempre con il cuore rivolto a chi già non c’è più e a tutti coloro che rimangono nella sofferenza per la perdita delle persone care.

di Suhail Abo Dawod