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La gioia del Vangelo

 La gioia del Vangelo  QUO-003
04 gennaio 2024

«Solo se ascolteremo il grido spesso soffocato della terra e dei poveri, potremo compiere la nostra missione evangelizzatrice, vivere la vita che ci propone Gesù e contribuire a risolvere i gravi problemi dell’umanità»: è quanto ha riaffermato Francesco nel decennale dell’Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, che è considerata la pietra miliare del pontificato. Lo ha scritto lo scorso 24 novembre in occasione del simposio organizzato dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale per riflettere sull’attualità del documento dieci anni dopo la sua pubblicazione.

Un lungo testo programmatico, composto da un’introduzione più cinque capitoli e una preghiera conclusiva, in cui Papa Bergoglio traccia la strada di una Chiesa “in uscita”, al servizio dell’inclusione sociale dei più poveri. Del resto, ha sottolineato nella lettera di quest’anno, «il Papa non può smettere di porre i poveri al centro. Non è politica, non è sociologia, non è ideologia, è puramente e semplicemente l’esigenza del Vangelo».

Non a caso la stessa Evangelii gaudium aveva ispirato le catechesi conclusive del ciclo di udienze generali del mercoledì incentrate sul tema «La passione per l’evangelizzazione - Lo zelo apostolico del credente»: cinque riflessioni per dire che l’annuncio è gioia, è per tutti, è per l’oggi, è nello Spirito Santo e, da ultimo, è un rimando alla parola decisiva di Gesù effatà, che in aramaico significa “apriti”, ed è rivolto alla Chiesa.