· Città del Vaticano ·

Il numero speciale dell’«Osservatore di strada»

Un compagno di viaggio

 Un compagno di viaggio  QUO-002
03 gennaio 2024

Un vero e proprio calendario, un “compagno di strada” che dà una carezza e con il quale condividere i prossimi dodici mesi: si presenta così il nuovo numero dell’«Osservatore di Strada» che verrà distribuito domenica prossima in piazza San Pietro.

La redazione del mensile dell’«Osservatore Romano», ricevuta lo scorso 29 dicembre in udienza da Papa Francesco al quale ha presentato il numero di gennaio, si è chiesta in che modo accompagnare il lettore, chiunque esso sia, invitandolo a riflettere ogni giorno dell’anno. Per questo ha chiesto agli “esclusi”, agli “scartati”, colonne portanti di questo giornale, di individuare dodici parole, una per ogni mese, come risposta ai grandi temi dei tempi attuali. A commentarle, autori vari, tra i quali il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, il gesuita Antonio Spadaro, sotto-segretario del Dicastero per la cultura e l’educazione, insieme a scrittori, giornalisti e un regista, che si sono prestati a dar voce ai sentimenti e alle speranze che ognuno ripone nel proprio animo.

Ogni mese è illustrato da un disegno realizzato dai bambini e dai ragazzi di Spin Time — lo spazio sociale che opera a Roma nello stabile del quartiere Esquilino dove oltre 400 persone di 27 nazionalità diverse convivono secondo principi inclusivi e solidali — e arricchito da un pensiero del Pontefice e dalla sua intenzione di preghiera per fare del 2024 un anno preparatorio al prossimo Giubileo.

A gennaio si celebra la Giornata mondiale della Pace e non poteva che essere questa parola l’oggetto della prima riflessione offerta da Nello Scavo, inviato speciale di «Avvenire». Nella Bibbia, scrive il giornalista, «la parola pace è citata più di 300 volte, segno che è un tema chiave» ma storicamente sconfessato dall’umanità in conflitti decennali «che ormai chi li combatte non sa neanche come sono cominciati e perché». Di Squilibrio parla invece Antonio Spadaro per il mese di febbraio, sottolineandone la necessaria presenza nella vita di ogni giorno e richiamando le parole del Papa: «Non possiamo fare qualcosa di buono, di evangelico se abbiamo paura dello squilibrio». Siamo come funamboli, scrive Spadaro, sostenuti e non appesi al filo della vita, teso saldamente sopra l’abisso delle fatiche esistenziali.

Un breve racconto di solidarietà e amicizia a cura della scrittrice Carola Susani descrive la parola l’Altro che contrassegna il mese di marzo mentre una breve riflessione di Daniele Mencarelli è dedicata alla Poesia, scelta per il mese di aprile. Cita invece Omero lo scrittore Matteo Nucci per spiegare il concetto di Fragilità, la parola chiave di maggio: l’eroe, afferma, non è il vincente a cui oggi erroneamente ci appassioniamo ma l’essere umano che realizza se stesso nonostante le sue fragilità che anzi diventano la sua forza. Una storia di Accoglienza è raccontata poi da Eraldo Affinati per descrivere la parola di giugno, mentre Elisabetta Dami, la creatrice di Geronimo Stilton, elenca i tratti distintivi della Gentilezza per il settimo mese dell’anno. La parola Perdono del mese di agosto, con due testimonianze in merito, è approfondita dal direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione, Andrea Tornielli. Trae invece spunto da un brano di Aretha Franklin la descrizione del Rispetto fatta dal regista Francesco Zippel per settembre. Il mese di ottobre si impernia su Fraternità, analizzata dal cardinale Zuppi, che osserva come il Vangelo non si viva in laboratorio ma in strada: «Trovo me stesso solo donandomi e trovo me stesso perché trovo l’altro». La parola di novembre è affidata allo storyteller Girolamo Grammatico che tratteggia il concetto di gratitudine, mentre quella di dicembre, Crisi, al direttore dell’«Osservatore Romano» Andrea Monda.