· Città del Vaticano ·

Ufficio oggetti smarriti

Una carezza d’inizio anno

 Una carezza d’inizio anno  QUO-001
02 gennaio 2024
Ci sono film che sono storie, oltre quello che raccontano. È il caso de La stazione del 1990, per la regia di Sergio Rubini, un film nato da uno spettacolo. Erano più di due anni, infatti, che Rubini portava felicemente in scena La stazione nei teatri italiani. Due anni di uno spettacolo sono, ormai, da considerarsi pura fantascienza. La piece funzionava e Rubini decise di provare a trasformarla in film, riuscendo nel tentativo di trasmettere quel senso intimo e oscuro di una stazione notturna nella Puglia degli anni Ottanta del Novecento. Domenico (Rubini stesso) è un giovane capostazione pugliese (un piccolo paesino della provincia foggiana) che, potendo, preferisce lavorare di notte. In questo, ha più tempo per il resto, per leggere, per scrivere, per le sue passioni, per il suo pensare. Una notte, trafelata ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati