· Città del Vaticano ·

Il cardinale Fernando Filoni a Gerusalemme

«A te, Madre
affidiamo questa terra»

 «A te, Madre affidiamo questa terra»  QUO-001
02 gennaio 2024

La pace, «dono di Dio» e «bene fondamentale» che ognuno è chiamato a ricercare e difendere «con coraggio»: sono le parole del cardinale Fernando Filoni, pronunciate al termine della messa per la solennità di Maria Madre di Dio, concelebrata il 1° gennaio nella concattedrale di Gerusalemme, insieme al patriarca di Gerusalemme dei Latini cardinale Pierbattista Pizzaballa. Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessh), si trova, infatti, in visita in Terra Santa, «in solidarietà e vicinanza alla Chiesa locale e come segno di sollecitudine».

Durante la celebrazione, il porporato ha condiviso alcune riflessioni sul tema della pace, ribadendo: «Non possiamo rassegnarci alla violenza». Filoni ha assicurato, inoltre, «la solidarietà e la vicinanza» di cavalieri e dame del Santo Sepolcro che con la preghiera lo accompagnano in questo «pellegrinaggio di pace». «In tempi così difficili per la Terra Santa e per la Chiesa tutta che qui ha la sua casa Madre, vorrei dirvi con quale grande affetto e preoccupazione tutti i nostri cavalieri e dame seguono i fatti drammatici che hanno colpito il popolo di Israele e il popolo della Palestina», ha aggiunto ancora Filoni, «è tutta la popolazione che porta un’inaudita sofferenza». Da parte sua, «la Chiesa vuol essere strumento di pace e di reciproca comprensione, mentre invita tutti, attraverso gli accorati appelli di Papa Francesco e dei vescovi nel mondo, a desistere dalle violenze, desiderare e ricercare il cammino della rispettosa convivenza per quanti abitano questa Terra nella quale ebbe origine la Rivelazione di Dio per ebrei, cristiani e musulmani. L’odio non appartiene a Dio», ha rimarcato il Gran Maestro. Ha concluso, poi, con una preghiera a Maria, che «dopo aver stretto tra le sue braccia il Bambino neonato, voglia stringere e tenere forte sulle sue ginocchia la Terra Santa, di cui Ella fu figlia eletta. A Te, Madre, affidiamo questa terra, amata dal Signore, affinché apra il cuore e la mente di quanti hanno la responsabilità della pace e della concordia dei popoli».

Al pellegrinaggio di pace — iniziato lo scorso 28 dicembre e che prosegue fino a domani, 3 gennaio — partecipano anche il governatore generale dell’Oessh, ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, e il direttore della Comunicazione, François Vayne. Con l’occasione è stata presentata una somma di denaro come «gesto concreto di sostegno al Patriarcato Latino di Gerusalemme».