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Maggio

 Maggio  ODS-017
31 dicembre 2023

Fra gli antichi greci non esistevano dubbi circa la natura del tempo davvero prezioso per gli esseri umani. Socrate, Platone e Aristotele lo stabilirono chiaramente. È il tempo libero dalle necessità materiali, ovvero quello in cui non è necessario lavorare e invece è possibile dedicarsi a se stessi e alle grandi domande circa la nostra esistenza. La parola greca è scholè, e quella che vi si contrappone è a—scholìa ossia “assenza di tempo libero”, dunque “lavoro”.

Non è un caso che da scholè derivi il termine “scuola”. A scuola si cresce e non si lavora. E così in qualsiasi altra scuola, che sia uno spazio fisico o ideale. Perché durante il tempo sottratto alla velocità della produzione, noi possiamo immergerci nella lentezza che ci consente di pensare ciò che non siamo abituati a pensare. Una lentezza che si rivela decisiva.

Le risposte veloci e incessanti, infatti, non aprono mai scenari e sono destinate a essere dimenticate. Mentre, nella lentezza che domina la sospensione del tempo come siamo abituati a viverlo, possiamo spingerci fino al punto di riconoscere la nostra più grande forza: la fragilità.

Sono dimensioni che oggi sembrano perdute, quelle della lentezza e della fragilità. Ma che sempre e in ogni luogo possiamo recuperare.

Gli antichi anche in questo ci mostrano la strada. Omero, il poeta inarrivabile, il poeta che si formò nella più assoluta lentezza, attraverso generazioni e generazioni di cantori, ci ricorda sempre una cosa soltanto: l’eroe non è il vincente a cui erroneamente oggi ci appassioniamo, ma l’essere umano che realizza se stesso. Ovvero l’essere umano che realizza la propria fragilità e a tal punto la riconosce nella sua bellezza che finisce per farne la propria irresistibile forza.

Intenzione di preghiera

Per la formazione di religiose, religiosi e seminaristi

Preghiamo perché le religiose, i religiosi e i seminaristi crescano nel proprio cammino vocazionale attraverso una formazione umana, pastorale, spirituale e comunitaria, che li porti a essere testimoni credibili del Vangelo.

Papa Francesco: un pensiero al mese

Che cosa ci aiuta a crescere in umanità e nella comprensione reciproca? Ad esempio, dobbiamo recuperare un certo senso di lentezza e di calma. Questo richiede tempo e capacità di fare silenzio per ascoltare. Abbiamo anche bisogno di essere pazienti se vogliamo capire chi è diverso da noi.

(Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2014)

Matteo Nucci