· Città del Vaticano ·

Gennaio

 Gennaio   ODS-017
31 dicembre 2023

Nella Bibbia la parola “pace” è citata più di 300 volte. Segno che è un tema chiave, ma che di pace si “deve” parlare con parsimonia. Non per timore, ma perché “pace” non è solo il silenzio dei tamburi di guerra. E chi scrive di conflitti lo sa che “pace” è diverso da tregua, da cessate il fuoco, da armistizio o resa, da vittoria o sconfitta.

Anche se è più comodo dire che quando una guerra finisce, “è scoppiata la pace”. Non è così. «Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra», ha detto Papa Francesco (8 giugno 2014). “Fare la pace” è diverso da “firmare una pace”. E bisogna andarci, nei conflitti, per sapere che i lutti e l’odio non si dimenticano e non si spengono con una stretta di mano davanti alle telecamere.

Al tempo di Rabin e Arafat, il presidente israeliano e il leader palestinese, in Terra Santa la “pace” sembrava cosa fatta. Vinsero perfino il Nobel per la Pace. Ma bonificare i campi di battaglia richiede decenni.

Dalla Somalia al Sudan, dal Myanmar all’Ucraina, ci sono conflitti decennali che oramai chi li combatte non sa neanche come sono cominciati e perché. Solo che «per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra». Ma lo scontro non è sempre lontano, così da consolarci nella percezione della distanza che fa da alibi all’indifferenza. La guerra è anche quella che si fa ai diritti, negandoli. Oppure pagando di tasca nostra chi ci tenga fuori dai piedi le vite sopraffatte di migranti e profughi, di poveri e scartati. Anche questa è guerra. Perché la guerra è anche uno stato d’animo, un idolo, un contagio da cui non si guarisce da un giorno all’altro. E la ricerca della pace, prima della pace stessa, è l’unica cura.

Intenzione di preghiera

Per il dono della diversità nella Chiesa

Preghiamo perché lo Spirito aiuti a riconoscere il dono dei diversi carismi dentro le comunità cristiane e a scoprire la ricchezza delle differenti tradizioni rituali in seno alla Chiesa Cattolica.

Papa Francesco: un pensiero al mese

Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo.

(Invocazione per la pace, 8 giugno 2014)

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