![Aprile ODS-017 Aprile ODS-017](/content/dam/or/images/it/2023/12/017/varobj22079669obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
Può sembrare una vaga istanza intellettualoide, invece è un’emergenza al pari di tutte le altre che stanno mettendo alla prova questo pianeta, uscito da una pandemia e tornato a conflitti vecchi e nuovi in modo ancora più esasperato.
Al mondo manca la poesia. La parola che sa nominare l’umano e il mondo, che accompagna nel lungo percorso che ci porta dentro la vita, sempre da esploratori, sempre da interroganti. La poesia è la lingua che ricorda il solo colore del sangue che ci scorre, che l’esperienza dell’amore e del dolore sono universali, che la guerra è da ripudiare come la più terribile delle epidemie.
La poesia viaggia per sinestesie, non può per statuto fare a meno del corpo e dei sensi, quel corpo e quei sensi oggi divenuti zavorra alla nostra, sacralizzata fino alla nausea, sfera cognitiva.
I poeti non dimenticano che la dimensione dell’amore è fatta di tangibilità e di carnalità che diventa sapienza al pari della nostra mente.
Per offrire questa particolare forma di educazione vanno, in primis, selezionati quei poeti che fanno della parola e dell’esperienza poetica veri e propri strumenti di conoscenza e di relazione.
Perché la poesia non è tutta uguale.
Perché esiste una poesia che ha a cuore l’umano e un’altra che semplicemente non tiene veramente a questo dato.
Dunque, bisogna lavorare con la poesia che invita all’arte dell’incontro e all’arte dello sguardo acceso sulla realtà.
E crederci, con passione senza freni.
Intenzione di preghiera
Per il ruolo delle donne
Preghiamo perché vengano riconosciute in ogni cultura la dignità delle donne e la loro ricchezza, e cessino le discriminazioni di cui esse sono vittime in varie parti del mondo.
Papa Francesco: un pensiero al mese
La poesia è un “occhio che ascolta”. Non parla della realtà a partire da principi astratti, ma mettendosi in ascolto della realtà stessa: il lavoro, l’amore, la morte e tutte le piccole grandi cose che riempiono la vita. E, in questo senso, ci aiuta a “carpire la voce di Dio anche dalla voce del tempo”.
(Discorso agli artisti, 23 giugno 2023)
Daniele Mencarelli