Un atto d’amore
di (e per) una madre

Maria Grazia Calandrone,
Dove non mi hai portata, Einaudi 2022

Entrato nella cinquina del premio Strega 2023, mi ha colpito perché racconta un fatto di cronaca incredibile avvenuto nel 1965, anno della mia nascita. Fino a questo momento avevo percepito il tempo in cui ero nata pieno di futuro e di novità. Ed invece scopro che, per alcuni versi, la società di allora con le sue leggi ancora medioevali poteva essere così feroce da indurre due giovani a scegliere la morte perché senza possibilità di sopravvivenza!

La storia è raccontata dall’autrice, figlia abbandonata a 8 mesi, che si è messa sulle tracce dei genitori per comprendere, senza sconti, la loro terribile decisione. Il titolo rimanda all’ultimo limite dove mamma Lucia non ha portato la figlia, donandole la possibilità di vivere. Lucia è una giovane del Molise rurale data in moglie ad un uomo violento. L’incontro con Giuseppe, muratore di Roma, sposato con figli, le fa intravvedere una possibile felicità. Ma la denuncia per infedeltà e abbandono del tetto coniugale per Lucia, che le comporterebbe il carcere, li spinge a fuggire e a prendere la decisione mortale. Una narrazione struggente, accorata, che, con una prosa poetica e delicata, mi ha commosso, coinvolgendomi nella ricostruzione delle vicende narrate ridonandomi i contorni del tempo nel quale la mia vita ha preso forma.

#sistersproject