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Capodanno e la luna

 Capodanno e la luna   QUO-298
30 dicembre 2023
In prima traduzione italiana dal russo di Lucio Coco si presenta una poesia di Marina Cvetaeva, nella quale la poetessa “festeggia” il Capodanno del 1917. Sono versi che parlano da soli e fanno da contraltare pensoso al rito chiassoso con cui di solito si saluta l’arrivo di un anno nuovo. (Edizione di riferimento Marina Cvetaeva, «Sobranie sočinenij v semi tomach», Stichotvorenija t. 1, Moskva, 1994, p. 382). Sono andata incontro al nuovo anno da sola. Io, ricca, ero povera, Io, alata, ero dannata. Da qualche parte moltissime strette di mano e molto vecchio vino. Ma l’alata era maledetta! Ma l’unica era da sola! Come la luna – sola, in un occhio di finestra. 31 dicembre 1917 di Marina Cvetaeva

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