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29 dicembre 2023
Inghiottiti dal Mar Mediterraneo o dalla giungla del Darién. Morti di sete nel deserto tra Tunisia e Libia o di freddo lungo la così detta “rotta balcanica”. Disperatamente aggrappati al muro di separazione tra Stati Uniti e Messico o alle boe nel Rio Grande: nel 2023, tanti, troppi migranti hanno pagato con la vita il sogno e il diritto di cercare una vita migliore lontano dal loro Paese a causa di conflitti, crisi climatica, povertà, violenze. In questo anno, due naufragi soprattutto hanno avuto particolare eco mediatica: quello avvenuto al largo di Cutro, in Calabria, nella notte del 25 febbraio, e che ha provocato la morte di 94 migranti che si trovavano a bordo di un caicco partito dalla Turchia. Qualche mese dopo, il 14 giugno, il Mare Egeo al largo di Pylos è stato testimone di un’altra tragedia, ancora ...
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