![Agosto QUO-297 Agosto QUO-297](/content/dam/or/images/it/2023/12/297/varobj22189792obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
29 dicembre 2023
Nell’indifferenza dell’opinione pubblica internazionale, nell’estate del 2023 si consuma il dramma degli armeni dell’Alto Karabakh. I supermercati sono vuoti e scarseggiano tutti i beni di prima necessità a causa del blocco sempre più stringente operato dagli azeri lungo il Corridoio di Lachin, unica strada che collega l’Alto Karabakh con l’Armenia. È il preludio al loro “esodo” che arriva solo qualche settimana dopo, alla fine di settembre, a conclusione di un’operazione militare lampo dell’Azerbaigian che porta al pieno controllo di Baku sulla regione e al dissolvimento dell’autoproclamata repubblica armena dell’Alto Karabakh. Un’entità mai riconosciuta dalla comunità internazionale, ma che ha tutelato per decenni la presenza della comunità armena. La nuova situazione segna la fine della storica ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
![paywall-offer paywall-offer](/etc/designs/osservatoreromano/release/library/main/images/paywall/promotion.png)
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati