· Città del Vaticano ·

La buona Notizia
Il vangelo della festa della Santa Famiglia (Lc 2, 22-40)

L’annuncio è compiuto

 L’annuncio è compiuto  QUO-295
27 dicembre 2023

Quando il vecchio Simeone prende in braccio il figlio di Giuseppe e Maria, che timorosi e reverenti gliel’hanno portato per effettuare i riti della purificazione prevista dalla legge di Mosè, sente una scossa. Visto il suo ruolo di sacerdote, era abituato a reggere i fagottini dei neonati e si era spesso commosso di fronte alle smorfie degli infanti, fossero pianti o risolini, ma in quel caso una speciale carica interiore lo pervade. Simeone crede di riconoscere nella profonda emozione che lo attraversa mentre guarda Gesù il compimento dell’annuncio messianico. Il canto di ringraziamento rivolto al Signore dimostra che la promessa dello Spirito santo era stata mantenuta: ogni credente vorrebbe morire come si appresta a fare lui. Non senza aver prima avvertito Maria della spada che presto la trafiggerà.

Mi ha sempre affascinato questo personaggio di anziano giusto e pio, come lo descrive il Vangelo di Luca, in attesa di un evento che sembra non arrivare; gli anni passano e non accade niente, eppure Simeone non perde la fede, resta sospeso e fiducioso, accanto a una coetanea, Anna degli Aser, da molto tempo vedova, anche lei sola e umilissima, che abita in una stanzuccia all’interno del Tempio consumando poveri pasti: zuppe d’erbe con tozzi di pane. Ho immaginato la coppia di devoti cerimonieri circondata da mentecatti accampati appena fuori l’edificio sacro. Ogni volta che Simeone apre la porta col suo chiavistello arrugginito, loro gli si accalcano intorno nella speranza di ricevere qualche elemosina. Quel giorno quando esce lo vedono trasfigurato e non sanno come interpretare la sua improvvisa letizia. Simeone non dice niente perché ciò che prova non può essere spiegato con le parole. 

di Eraldo Affinati