L’ansioso Erode
23 dicembre 2023
Erode ha il volto angustiato, ansioso, «anxius», scrive Prudenzio nel carme che si recita come inno delle lodi mattutine del 28 dicembre, festa dei santi Innocenti. Ha saputo che è appena nato il “Re dei re”, il «Princeps regum», e dunque il suo sguardo si incupisce perché teme che quell’infante stia per sottrargli il regno («come se Cristo fosse venuto per cercare e trovare un regno terreno», commenta con lieve ironia Agostino in uno dei suoi Discorsi). Il poeta ispanico redasse il componimento in dimetri giambici pochi anni prima dell’edificazione di Santa Maria Maggiore, a Roma, e dei magnifici mosaici del suo arco trionfale, realizzati nel quarto decennio del v secolo. Nella scena in basso a sinistra, sopra la raffigurazione della città di Betlemme, Erode sta seduto su un ...
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