· Città del Vaticano ·

Una croce che viene da Haiti

 Una croce che viene da Haiti  QUO-291
20 dicembre 2023

Jeff compirà 30 anni il prossimo 24 dicembre, ha un tono calmo e sa l’italiano perché Maddalena Boschetti, missionaria fidei donum della diocesi di Genova da oltre 20 anni ad Haiti, lo ha accolto e cresciuto quando aveva 5 anni nel suo centro per bambini disabili, nel nord del Paese.

«Bello, bello»: Papa Francesco sorride e ringrazia alla vista di una croce in legno realizzata da Jeff che gli spiega gli elementi che la compongono. «Abbiamo pensato di fare un gesto di Natale per lui proveniente da Haiti, è un regalo haitiano». Domina il verde e il celeste del cielo nei due bracci della croce dove «da una parte — spiega l’artista — ho disegnato un albero caduto ma dove si vedono le radici che sono quelle che danno la vita», simbolo tra l’altro dell’associazione Aksyon Gasmy con la quale lui e altri compagni sono giunti in Italia dopo numerosi mesi di attesa. «Dall’altra parte c’è la vita quotidiana di Haiti e qui c’è il figliol prodigo, abbandonato dalla sua famiglia».

Una realtà sempre più diffusa per migliaia di bambini e in un Paese ormai allo sbando. Infine sulla croce, Jeff ha disegnato un Cristo con la pelle nera che rappresenta il popolo haitiano che soffre. Nel volto di questo ragazzo c’è la gioia di aver ricevuto l’abbraccio del Papa e della Chiesa, è una sorta di restituzione per quello che ha ricevuto fin da piccolo e che lo ha profondamente cambiato.

Oggi oltre a disegnare e dipingere, Jeff è impegnato nell’attività di Aksyon Gasmy, nel cercare di portare sollievo alla sua gente ma anche nell’educare le persone a «vivere nella dignità e nel rispetto dei diritti dei più deboli». «Vorrei un Natale di pace per Haiti — conclude — perché non sia più ostaggio delle bande».

di Benedetta Capelli