· Città del Vaticano ·

I saluti

«Pensiamo ai bambini in guerra e chiediamo a Gesù la pace»

 «Pensiamo ai bambini  in guerra e chiediamo  a Gesù la pace»  QUO-291
20 dicembre 2023

Al termine della catechesi, come di consueto, il Pontefice ha salutato i fedeli di varie nazionalità presenti nell’Aula Paolo vi e lanciato vari appelli: per le vittime di un’esplosione in Guinea e del terremoto in due province cinesi, e per quelle delle migrazioni e dei conflitti in Palestina, Israele e Ucraina. L’udienza si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente le persone di lingua francese. In seguito alla grave esplosione avvenuta a Conakry, che ha provocato numerose vittime, esprimo la mia vicinanza alle famiglie dei defunti e dei feriti. Dio li sostenga e doni loro la speranza.

Tocchiamo la vicinanza di Dio nel presepe di Natale e riceviamo la sua gioia. Dio vi benedica.

Do benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti da Malesia e Nigeria. Nell’imminenza del Santo Natale, invoco su voi e sulle vostre famiglie la gioia e la pace del Signore Gesù, Figlio di Dio e Principe della Pace. Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, i presepi che contempliamo in questi giorni vogliono avvicinarci al mistero dell’Incarnazione. Lasciamoci trasformare dall’amore che incontriamo nel Bambino Gesù.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. En estos últimos días del Adviento, los invito a prepararse para recibir al Niño Jesús con alegría y sencillez de corazón, por medio de la oración, la participación en los sacramentos y las obras de caridad. Que Dios los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese, vi saluto tutti, in modo speciale quanti siete venuti dal Brasile. In questi giorni, vedremo Dio adagiato in una mangiatoia: è il più forte messaggio di Pace per la vita di ognuno di noi e per il mondo di oggi. Auguro Buon Natale a Voi e alle vostre famiglie. Dio Vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. Il presepe ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. Auguro a tutti Buon Natale!

Saluto cordialmente i polacchi. Nel vostro Paese è in corso “Aiuto ai bambini alla Vigilia di Natale”. Questa iniziativa benefica, le candele Caritas accese sulla tavola, sono un’espressione di solidarietà con i bambini bisognosi in Polonia e nei Paesi colpiti dalla povertà. Vi benedico di cuore e benedico le candele Caritas!

Rivolgo il mio pensiero alle vittime e ai feriti causati dal devastante terremoto che nella giornata di lunedì scorso ha colpito le Province cinesi del Gansu e del Qinghai. Sono vicino con l’affetto e la preghiera alle popolazioni sofferenti, incoraggio i servizi di soccorso e invoco su tutti la benedizione dell’Onnipotente, perché rechi conforto e sollievo nel dolore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto l’Unità pastorale di Fermo-Centro, con l’Arcivescovo Rocco Pennacchio; i fedeli di Alvito e quelli di Riardo; la delegazione del Comune di Bolsena, che ringrazio per il tradizionale omaggio.

Il mio saluto va infine agli anziani, ai malati, agli sposi novelli e ai giovani, in particolare agli studenti di San Benedetto del Tronto e di Roccarainola-Tufino. Saluto anche il gruppo di Mediterranea Saving Humans che è qui presente e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa. Fanno un bel lavoro questi, salvano tanta gente.

Non dimentichiamo la gente, i popoli che soffrono il male della guerra. Le guerre sempre sono una sconfitta. Non dimentichiamo questo. Una sconfitta. Soltanto guadagnano i fabbricanti di armi. Per favore, pensiamo alla Palestina, a Israele. Pensiamo all’Ucraina — c’è presente il signor ambasciatore, qui — l’Ucraina martoriata, che soffre tanto. E pensiamo ai bambini in guerra, le cose che vedono. Andiamo al presepe e chiediamo a Gesù la pace. Lui è il principe della pace.

E a tutti voi, la mia benedizione.