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20 dicembre 2023

La mostra «100 Presepi in Vaticano»:
l’Italia ospite d’onore

Torna in piazza San Pietro — anche online con un sito dedicato — la mostra 100 Presepi in Vaticano organizzata dalla Sezione per le questioni fondamentali del Dicastero per l’evangelizzazione. L’esposizione, situata sotto il braccio sinistro del colonnato del Bernini, resterà aperta fino al 7 gennaio ed è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 19,30. Una visita che può iniziare online all’indirizzo www.100presepi.va per preparare e accompagnare la scoperta, in presenza, delle opere che sono state selezionate tra oltre 300 esemplari candidati e provenienti da più di 17 nazioni. L’Italia è l’ospite d’onore della sesta edizione della mostra internazionale con il presepe di Greccio, dalla diocesi di Rieti, celebrando così gli ottocento anni dalla prima rappresentazione del Natale voluta da san Francesco il 24 dicembre 1223. Il sito internet racconta l’inaugurazione dell’esposizione, avvenuta l’8 dicembre scorso, alla presenza del pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, arcivescovo Salvatore Fisichella, e dell’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto. È possibile fare tappa online anche tra i presepi delle cinque edizioni passate ma, soprattutto, approfondire i segni della rappresentazione della nascita di Gesù, come ricorda il testo — pubblicato sul sito — della lettera apostolica Admirabile signum di Papa Francesco sul significato e il valore del presepe, data nel santuario di Greccio il 1° dicembre 2019.

Un sito per il venerabile
monsignor Fortunato Maria Farina

«Mi sono offerto vittima a tutto quello che il Signore si compiacerà disporre di me per la salvezza delle anime». È in rete il sito web su monsignor Fortunato Maria Farina (1881-1954) a tre anni dalla proclamazione a venerabile da parte di Papa Francesco il 23 novembre 2020. Il portale www.fortunatomariafarina.it è stato promosso dalla Postulazione della causa di beatificazione e canonizzazione presso l’arcidiocesi di Foggia-Bovino per far conoscere, con ampia documentazione, la figura e le opere di Farina, impegnato nell’apostolato dei giovani e nominato nel 1919 vescovo di Troia e poi, nel 1924, vescovo di Foggia. «Preghiera e penitenza — scrive nel suo diario il giorno della consacrazione a vescovo — ecco le armi di cui devo avvalermi, ecco i mezzi soprannaturali coi quali unicamente potrò operare la salvezza e la santificazione del mio popolo».

a cura di Fabio Bolzetta