· Città del Vaticano ·

Il presepe di Papa Francesco

Uomini illustri ma umili

 Uomini illustri ma umili  QUO-290
19 dicembre 2023

Dal libro di Papa Francesco Il mio presepe. Vi racconto i personaggi del Natale (Lev - Piemme, 2023, pagine 192, euro 17,90)

Pensiamo a questi sapienti venuti da lontano, ricchi, colti, conosciuti, che si prostrano, cioè si chinano a terra per adorare un bambino! Sembra una contraddizione. Sorprende un gesto tanto umile compiuto da uomini così illustri. Prostrarsi davanti a un’autorità che si presentava con i segni della potenza e della gloria era cosa abituale al tempo. E anche oggi non sarebbe strano. Ma davanti al Bambino di Betlemme non è semplice. Non è facile adorare questo Dio, la cui divinità rimane nascosta e non appare trionfante. Vuol dire accogliere la grandezza di Dio, che si manifesta nella piccolezza: questo è il messaggio. I Magi si abbassano di fronte all’inaudita logica di Dio, accolgono il Signore non come lo immaginavano, ma così com’è, piccolo e povero. La loro prostrazione è il segno di chi mette da parte le proprie idee e fa spazio a Dio. Ci vuole umiltà per fare questo. Il Vangelo insiste su questo: non dice solo che i Magi adorarono, sottolinea che si prostrarono e adorarono. Cogliamo questa indicazione: l’adorazione va insieme alla prostrazione. Compiendo questo gesto, i Magi dimostrano di accogliere con umiltà Colui che si presenta nell’umiltà. Ed è così che si aprono all’adorazione di Dio. Gli scrigni che aprono sono immagine del loro cuore aperto: la loro vera ricchezza non consiste nella fama, nel successo, ma nell’umiltà, nel loro ritenersi bisognosi di salvezza. E così è l’esempio che ci danno i Magi, oggi.