· Città del Vaticano ·

L’Europa di fronte al declino demografico

Se non siamo consapevoli
di essere contemporanei

  Se non siamo consapevoli  di essere contemporanei  QUO-290
19 dicembre 2023
Come Marcel Proust, molti credono che la realtà non sia mai ferma ma sempre soggetta a «una lenta evoluzione». Questa concezione eraclitea della storia fa fede al continuo cambiamento dell’uomo, che cambia modo e stile di vita all’interno di una società a sua volta mutante. Il contemporaneo, però, osservava Nietzsche, è colui che sa vedere «un male, un inconveniente, un difetto, qualcosa di cui la sua epoca va giustamente orgogliosa». È, dunque, colui che col beneficio del dubbio scruta la realtà e ne giudica gli aspetti più bui. Dunque, cosa sta cambiando oggi? Il cardinale Alfonso López Trujillo, durante il suo mandato in qualità di presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, già negli anni Novanta rimarcava le profonde sfide ...

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