
È stato assegnato a Scholas Occurrentes il premio “Juan Antonio Carrillo Salcedo”, dell’Università di Siviglia, per la tutela dei diritti umani. Il riconoscimento, che viene conferito ogni due anni, va alle persone o alle istituzioni che si sono distinte nella difesa dei diritti fondamentali della persona, sia in ambito politico sia sociale o educativo.
La giuria dell’ateneo, una delle più antiche istituzioni accademiche spagnole, ha scelto il movimento internazionale creato dieci anni fa da Papa Francesco, per il lavoro svolto accanto ai giovani dei cinque continenti. «Scholas — ha commentato il presidente mondiale José María del Corral — difende il fatto che avere una vita significativa è un diritto umano che non può essere violato. E per raggiungere questo obiettivo lavoriamo su diverse questioni. Affrontiamo sfide come la prevenzione dei suicidi in molte parti del mondo, ci occupiamo della salute mentale dei giovani e degli adolescenti in più di 30 Paesi durante la pandemia e combattiamo contro fenomeni come le bande a Panamá, la camorra a Napoli e gli abusi sui minori in Portogallo, Messico e Spagna».
Convinta che il sistema educativo possa essere cambiato, dal basso e con l’impegno di tutti, Scholas difende i diritti umani di tutti i giovani attraverso azioni concrete, perché crede che l’importante sia l’incontro e che la diversità sia ciò che ci unisce.