Custodire per rifondare

«Il tramonto dal serpentone è qualcosa di unico, un angolo di paradiso». Inizia così il racconto di Sara (nome di fantasia), 16 anni, quando le chiediamo di raccontare cosa prova nel vivere nell’oramai celebre serpentone di Corviale, il grande edificio lungo circa un chilometro nella periferia sud-ovest di Roma. Il complesso, costruito negli anni Ottanta del secolo scorso, doveva essere il simbolo concreto del nuovo modo di vivere la società: uno spazio in cui la famiglia e la comunità-quartiere potessero vivere insieme e in maniera completamente autonoma. Insieme ai circa 1200 appartamenti immaginati dall’architetto Mario Fiorentino, il progetto prevedeva una serie di spazi completamente rivoluzionari: quattro teatri all’aperto, uffici circoscrizionali, la biblioteca, scuole dall’asilo alle medie, ...