· Città del Vaticano ·

Allarme dell’Unicef per il gelo invernale che minaccia in particolare i bambini

Ucraina
Nessuna protezione
dal freddo e dalle violenze

Anastasia, 4, stands next to an artwork of the famous street artist Tvboy in the town centre, amid ...
19 dicembre 2023

Può bastare un fuoco acceso dipinto in uno dei tanti murales che compaiono sulle rovine dei palazzi bombardati in tutta l’Ucraina a riscaldare i bambini di un Paese in guerra da 22 mesi? La risposta, drammaticamente negativa, viene dagli ultimi dati dell’Unicef, quasi fossero un Sos, come riporta la scritta immortalata nella foto: un quadro immutabilmente tragico per quello che si prepara ad essere il terzo inverno di un conflitto in cui i bambini uccisi o feriti sono stati, rende noto il fondo Onu per l’infanzia, circa 1.800 dal 24 febbraio 2022.

Al contempo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk non ha usato mezzi termini nel denunciare oggi a Ginevra come la Russia non abbia adottato misure adeguate per proteggere i civili in Ucraina. Una situazione sempre più critica, aggravata secondo l’Unicef anche dall’escalation di attacchi russi alle infrastrutture, che sta lasciando «i bambini ucraini senza accesso continuativo all’acqua e al riscaldamento, minacciando la sicurezza e la sopravvivenza, mentre le temperature precipitano», ha riferito Regina De Dominicis, direttrice regionale per l’Europa e l’Asia centrale. In una nota la rappresentante Onu si sofferma sui «bombardamenti particolarmente incessanti nella parte orientale e meridionale del Paese» che hanno scatenato anche «un’ondata di paura e terrore in comunità già profondamente provate e hanno lasciato milioni di bambini senza accesso continuativo all’elettricità, al riscaldamento e all’acqua, esponendoli a ulteriori gravi danni con il crollo delle temperature», che durante l’inverno scendono pure fino a -20°C.

Mentre dal terreno le truppe ucraine segnalano offensive dell’esercito russo in direzione di Kupyansk, Lyman e Bakhmut, dall’Unione europea sono arrivate le rassicurazioni a Kyiv del capo della diplomazia Josep Borrell. L’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha sottolineato come sia necessario «continuare ad aiutare l’Ucraina», dopo che ieri Bruxelles ha approvato il 12° pacchetto di sanzioni contro Mosca.