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L’enorme lago di Urmia si prosciuga. Disastro ecologico in Iran

Un’arida distesa di sale

 Un’arida distesa di sale  QUO-288
16 dicembre 2023

Il pericolo di una catastrofe ecologica incombe in Iran, dove il lago di Urmia, il maggiore bacino salato del Paese, rischia di scomparire a causa della siccità. L’allarme e stato lanciato dalla stampa locale, secondo cui l’80% delle acque di quello che un tempo era il più grande lago salato del Medio Oriente sono andate perse nell’ultimo anno, riducendo la superficie dello specchio d’acqua, situato nel nord ovest dell’Iran, ad appena 170 chilometri quadrati. Una perdita di valore incalcolabile, con enormi ripercussioni sull’economia e sul clima di una delle più popolose regioni iraniane.

Il repentino prosciugamento di Urmia — dichiarato dall’Unesco riserva della biosfera nel 1976 — ha una storia di oltre 20 anni, caratterizzata, soprattutto, da siccità consecutive, dalla crescita incontrollata dell’agricoltura e dalla costruzione di dighe, che hanno trasformato lo specchio d’acqua in una pozza inquinata. E in alcuni luoghi persino maleodorante, indicano i residenti.

Negli ultimi 25 anni il livello è sceso di oltre 7 metri e sono andate perdute ben il 97 per cento delle riserve idriche del lago. I giornali del posto hanno supportato le proprie affermazioni pubblicando foto satellitari scattate nel corso degli anni dall’Università Sharif. Anche la Nasa ha pubblicato eloquenti immagini del disastro ecologico-ambientale. Urmia presentava un'isola, ma il calo delle acque l'ha oggi unita alla terraferma; per lo stesso motivo sono sorte isole prima non esistenti.

Un lago che si restringe aumenta anche la probabilità che la polvere dal fondale esposto venga spazzata via dai venti e degradi la qualità dell’aria. Studi recenti hanno collegato i bassi livelli dell’acqua nel lago di Urmia con gli impatti sulla salute respiratoria della popolazione locale. Gli scienziati ritengono che il lago difficilmente tornerà mai ad essere com'era prima. E come precisa l’Earth Observatory della Nasa, la tendenza a lungo termine per Urmia va verso la completa essiccazione.