· Città del Vaticano ·

La messa celebrata dal cardinale Vérgez Alzaga

In Vaticano la festa
della patrona dei pompieri

 In Vaticano la festa  della  patrona dei pompieri  QUO-284
12 dicembre 2023

Il Vangelo del buon Samaritano è il modello di ogni pompiere. Infatti, quando il Samaritano vide «l’uomo ferito sul ciglio della strada, fu mosso a compassione, gli si avvicinò, gli fasciò le ferite». Lo ha sottolineato il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in occasione della messa per la festa di santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco. Il rito è stato celebrato nella chiesa di “Maria madre della famiglia” nel palazzo del Governatorato, domenica mattina, 10 dicembre.

«Ecco un atteggiamento che Gesù dà come esempio e che è in linea con la missione stessa dei vigili del fuoco: essere prossimo di ogni uomo», ha esordito il porporato. Gesù fa questo esempio per sottolineare un elemento importante: «il Samaritano è degno di lode proprio perché, si è fatto prossimo dell’uomo ferito. E chi è il prossimo? Chiunque incrocia il nostro cammino e si trova nel bisogno».

Il cardinale presidente si è soffermato a riflettere sul significato del lavoro e della missione dei vigili del fuoco nello Stato della Città del Vaticano. Ogni volta che vi è un’uscita dei mezzi di soccorso, ha fatto notare, ma anche ogni volta che viene aiutato qualcuno in difficoltà, è come soccorrere Cristo. Ma è ancora lui presente, ha evidenziato, quando si compiono missioni poco visibili, come sostenere un anziano in difficoltà. È in quel momento, ha sottolineato il cardinale Vérgez, che la presenza di Dio diventa un po’ più tangibile. D’altra parte, i vigili del fuoco, non vivono solo di cibo terreno, perché l’uomo ha bisogno di Dio, e non solo nei momenti difficili. Ciò che motiva i vigili del fuoco a impegnarsi, ha detto il porporato, sono i valori cristiani della speranza, della fede e della carità. E sono proprio i vigili del fuoco a trasformare in opere la solidarietà e la carità, perciò, ha fatto notare, essi sono un segno della vicinanza di Dio agli uomini. È proprio santa Barbara, insieme con Leone iv patrona del Corpo, a diventare un modello affinché nella vita i pompieri possano essere all’altezza dei valori vissuti da questa martire.

Il presidente del Governatorato ha rimarcato come ognuno sappia quanto pesi la quotidianità e come gli obblighi della vita professionale costino sacrificio anche alle famiglie. Santa Barbara, ha aggiunto in proposito il celebrante, ricorda che tutto questo è bello e buono agli occhi di Dio. D’altra parte, non si è chiamati, come lei e tanti martiri ancora oggi, a subire gli estremi della violenza e a versare il sangue per Cristo. Però, i martiri e Barbara ricordano che la vita trova il suo significato più profondo solo se non si limita al semplice orizzonte del materialismo. I martiri hanno preferito soffrire e morire per un bene più grande: l’amicizia con Gesù.

Alla festa hanno partecipato, tra gli altri, Gianluca Gauzzi Broccoletti e Davide Giulietti, rispettivamente direttore e vice direttore della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, e Paolo De Angelis, coordinatore del Corpo dei vigili del fuoco.