
«Non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono il dramma della guerra, in particolare le popolazioni dell’Ucraina, di Israele e di Palestina. La guerra sempre è una sconfitta. Nessuno guadagna, tutti perdono. Soltanto guadagnano i fabbricanti delle armi». Il nuovo appello del Papa è risuonato al termine dell’udienza generale di mercoledì 6. Anche la domenica precedente all’Angelus il Pontefice aveva ricordato che «in Israele e Palestina la situazione è grave». In particolare «addolora che la tregua sia stata rotta: ciò significa morte, distruzione, miseria», aveva detto auspicando «che si possa raggiungere al più presto un nuovo accordo per il cessate-il-fuoco e trovare soluzioni diverse rispetto alle armi, provando a percorrere vie coraggiose di pace».