
06 dicembre 2023
«Per me il momento più felice è quando metto un libro nelle mani di un bambino rifugiato»: così Abdullahi Mire — giornalista freelance somalo di 36 anni, negli anni Novanta rifugiato nel campo profughi di Dadaab — sintetizza il senso del suo impegno nella vita. Un impegno che gli è valso il Premio Nansen per i Rifugiati dell’Unhcr per il 2023, con la consegna in programma il 13 dicembre, le congratulazioni del segretario generale dell’Onu, António Guterres, e dell’Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, che lo ha definito «la prova vivente di come all’interno delle comunità sfollate possano nascere idee trasformative».
La storia di Mire testimonia la possibilità di riscatto tramite i libri di scuola e inizia quando a soli 3 anni si ritrova, per via ...
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