· Città del Vaticano ·

La buona Notizia
Il Vangelo della II domenica di Avvento (Marco 1, 1-8)

Cambio di atteggiamento

 Cambio di atteggiamento  QUO-279
05 dicembre 2023

Giovanni Battista era sempre stato un uomo inquieto, introverso, asociale. Appena notava un abuso, non sapeva trattenersi, gli saliva il sangue alla testa. Partiva all’attacco senza curarsi delle conseguenze. Nessuno riuscì mai a fargli capire che affermare la verità non significa soltanto brandirla. Bisogna tenere presenti i contesti, operando i necessari discernimenti. Da giovane mostrava insoddisfazione: si nutriva poco e male, se ne stava in disparte senza partecipare alla vita del villaggio. Aveva uno spirito religioso, questo sì, per quanto gli stessi sacerdoti avessero sempre evitato di prenderlo in considerazione. Poi d’improvviso le cose cambiarono e quello che fino ad allora era stato considerato solo uno spostato, divenne un punto di riferimento. Per taluni addirittura un modello da seguire. E questo davvero nessuno all’inizio lo avrebbe immaginato.

   Stando a ciò che lui stesso raccontava, pare che Dio l’avesse chiamato a percorrere a piedi tutto il Giordano gridando a chiunque incontrasse: «Cambiate vita,  fatevi battezzare per ottenere il perdono dei vostri peccati!» Accorsero numerosi sulle rive del fiume. Alcuni, vedendo che l’uomo era così carico di furore, cominciarono a porsi domande ancora più inquietanti. Insomma, Giovanni era forse il Messia? Fu il diretto interessato a dissipare ogni perplessità al riguardo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». Quest’ammissione, nel solco di quanto annunciato dal profeta Isaia, creò scompiglio in molti suoi seguaci. Proprio Giovanni, che si era lasciato sempre trasportare dalla rabbia rivendicativa, mostrava insolito equilibrio e insospettabile acribia. 

di Eraldo Affinati