· Città del Vaticano ·

All’Angelus il dolore del Pontefice per la rottura della tregua a Gaza

Morte, distruzione, miseria

EDITORS NOTE: Graphic content / Palestinians check the damages after an Israeli strike in Rafah in ...
04 dicembre 2023

Il Papa chiede che al più presto si giunga a un accordo per il cessate-il-fuoco


«In Israele e Palestina la situazione è grave. Addolora che la tregua sia stata rotta: ciò significa morte, distruzione, miseria»: è la denuncia di Papa Francesco al termine dell’Angelus del 3 dicembre, prima domenica di Avvento. Come la settimana scorsa, per problemi di salute il Pontefice guida la recita della preghiera mariana di mezzogiorno da Casa Santa Marta e affida la lettura dei testi a monsignor Braida, della Segreteria di Stato; anche l’appello di pace per la Terra Santa. In particolare il pensiero va a Gaza: «Molti ostaggi sono stati liberati, ma tanti sono ancora» nella Striscia, osserva il vescovo di Roma esortando a pensare «a loro, alle loro famiglie che avevano visto una luce, una speranza di riabbracciare i loro cari. A Gaza — aggiunge — c’è tanta sofferenza; mancano i beni di prima necessità». Da qui l’esortazione alle parti coinvolte affinché «possano raggiungere al più presto un nuovo accordo per il cessate-il-fuoco e trovare soluzioni diverse rispetto alle armi, provando a percorrere vie coraggiose di pace».

Successivamente, il Papa ricorda anche la ricorrenza della Giornata internazionale delle persone con disabilità. «Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umana» spiega, con l’invito «a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità», senza escludere nessuno.


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