Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico
«Con il tono accorato di una preghiera vorrei dirvi: lasciamo alle spalle le divisioni e uniamo le forze! E, con l’aiuto di Dio, usciamo dalla notte delle guerre e delle devastazioni ambientali per trasformare l’avvenire comune in un’alba di luce». È l’appello lanciato stamane da Papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza degli Stati parte alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 28). A dare voce alle preoccupazioni e alle sollecitazioni del Pontefice è stato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, intervenuto ai lavori dell’assemblea riunita all’Expo City di Dubai. Nel testo del discorso preparato dal Papa — che a causa del persistere dell’infiammazione polmonare non ha potuto partecipare di persona al vertice — e letto dal porporato, la proposta concreta di destinare il denaro impiegato nelle armi e nelle spese militari a un fondo mondiale «per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico».