· Città del Vaticano ·

Nell’Afghanistan dei talebani il dramma delle donne e dei loro diritti calpestati

Come fotografie
sbiadite all’orizzonte

 Come fotografie sbiadite all’orizzonte  QUO-276
01 dicembre 2023
Scompaiono a poco a poco all’orizzonte, quasi fossero fotografie sbiadite dall’usura del tempo. Sono le donne in Afghanistan, là dove il ritorno al potere dei talebani, nell’agosto 2021, ha causato una vera e propria ondata di restrizioni contro il genere femminile. Almeno 80, finora, le norme varate per limitarne libertà e diritti. Alle donne sono preclusi l’istruzione secondaria, l’accesso al mondo del lavoro, la possibilità di uscire di casa da sole. Non possono usare i mezzi pubblici, entrare nei parchi cittadini, truccarsi o indossare i tacchi. La loro è una vita limitatissima, anzi claustrofobica, una sorta di incubo soprattutto per coloro che risiedono nelle zone rurali, vale a dire nella maggior parte del territorio afghano. Già lo scorso mese di maggio, Amnesty International e la Commissione ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati