· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione
Il Vangelo in tasca

Modello ideale e reale

 Modello ideale  e reale  QUO-275
30 novembre 2023

8 dicembre
Solennità dell’Immacolata Concezione
Prima lettura: Gn 3, 9-15.20;
Salmo: 97;
Seconda lettura: Ef 1, 3-6. 11-12;
Vangelo: Lc 1, 26-38.

La liturgia ci presenta Maria Immacolata, riconosciuta immune da ogni colpa, da ogni imperfezione, degna di essere esaltata ed ammirata nella sua bellezza.

Maria è per noi specchio purissimo di santità e di bontà, tipo ideale e reale per tutti. «Incanto, ma non sogno. Privilegio, ma non distante, invitante piuttosto per ogni cristiano a subirne il fascino, a gustarne la gioia» (Paolo vi).

Per noi, che siamo immersi in una società priva di vera bellezza, di grazia e di innocenza; e che siamo circondati da un ambiente corrotto e inquinato da tante brutture morali, il mistero dell’Immacolata ci invita a migliorare la nostra vita.

Oggi ci viene restituito il concetto ideale della vita umana, della dignità del nostro cuore e del nostro corpo.

Oggi ci viene ridata la fiducia e la possibilità di essere pari a lei, perché anche noi siamo stati scelti «per essere santi e immacolati» (seconda lettura).

Oggi ci viene ricordato che siamo alunni della Madonna Immacolata, suoi figli, suoi seguaci, che non dobbiamo né arrossire né dimenticare di essere cristiani.

Lei ci incoraggia a difendere nella nostra società la verità dell’amore, l’integrità della famiglia, la moralità della vita collettiva, l’“ecologia” spirituale della nostra civiltà, l’uso intelligente dei mezzi di comunicazione che rischiano di inquinare la formazione soprattutto dei piccoli e dei giovani.

La Vergine-Madre Immacolata Maria, donna vestita di sole, sia sempre per noi modello di speranza per la nostra salvezza.


La cornice


10 dicembre
II Domenica  di Avvento

Prima lettura: Is 40, 1-5.9-11;
Salmo: 84;
Seconda lettura: 2 Pt 3, 8-14; 
Vangelo: Mc 1, 1-8.


Un invito identico ci viene dalla prima lettura e dal Vangelo: «Preparate la via al Signore, appianate la strada per il nostro Dio»; «Preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri».

Sembra quasi di sentire una urgenza nella Parola di Dio: il Signore vuole trovare una via per entrare nei nostri cuori e camminarvi.

Origene, uno dei primi Padri della Chiesa, si chiedeva: «Quale via gli prepareremo? Una strada materiale? Ma la Parola di Dio può richiedere una simile via? Non occorre piuttosto preparare al Signore una via interiore e tracciare nel nostro cuore delle strade diritte e piane?».

È quindi il cuore che dobbiamo preparare per accogliere il Natale del Signore. È dal cuore che dobbiamo partire per cambiare, per migliorare, per progredire nella vita spirituale.

Un proverbio cinese mi ha colpito: «La gente si rimette i capelli in ordine ogni mattina. Perché non il cuore?». Noi badiamo all’apparenza, all’eleganza, alla bellezza esteriore, mentre l’essenziale è l’interno del cuore; il nostro intimo; la vita interiore...

«Di molte persone si può affermare quanto vale per certi dipinti, cioè che la parte più preziosa è la cornice» (Emile Cioran). Vogliamo essere valutati più per la nostra cornice, o per la nostra opera, per la nostra anima?

Vogliamo preparare al Signore solo una vuota apparenza, o non piuttosto un cuore rinnovato? Sant’Agostino diceva: «Ognuno è qual è il suo cuore!». Pensiamoci!

E chiediamo a Dio: «Donaci un cuore puro per poterti vedere; un cuore umile per poterti ascoltare; un cuore d’amore per poterti servire; un cuore di fede per poterti vivere» (Dag Hammarskjöld).

di Leonardo Sapienza