
Gesù, quando torni in mezzo
a noi col tuo sorriso?
I nostri volti sono tristi,
vogliamo riconoscerti
in quel Bambino
deposto nella mangiatoia
e nei poveri senza una casa
e al freddo, come siamo noi.
In Te vediamo tanta bellezza,
che ci dà gioia,
quella bellezza che le persone
non vedono in noi,
perché alla loro vista
appariamo sporchi.
Un tempo c’era in noi la bellezza
e la gente ci guardava.
Adesso, invece, siamo uno scarto.
Gesù, Tu, che hai vissuto
al freddo e al gelo,
hai illuminato col tuo amore
questa Santa Notte
e sei sorgente di ogni dono
e di ogni bene.
Sei nato povero, in una famiglia
che non trovava nemmeno
ospitalità negli alberghi.
Accogliamo il Bambino
di Betlemme e riconosciamo
in Lui il Figlio di Dio.
Il Natale ci ricorda
che c’è sempre speranza
e che brilla lo splendore di Dio:
è questa la vera bellezza,
che porta sempre qualcosa
di speciale.
Occorre prendersi cura
dei più fragili.
Noi siamo tutti come
quel Bambino che
giace nella mangiatoia.
Lui è nel nostro cuore e
ci racconta che c’è qualcosa
di prezioso che si svela.
Gesù ci porta a camminare
verso luoghi e persone
che spesso abbiamo dimenticato,
portando la luce a chi
è rimasto al buio
e soffre la solitudine.
Possa il Natale portare
la pace nel mondo,
facendoci sentire tutti
parte della famiglia umana.
Guardiamo a quella culla:
è nato per noi un Bambino,
luce del mondo,
anche per noi senza casa.
Le nostre mani sono vuote,
ma sono colme del Tuo amore.
Sei nato per noi:
questa è la vera bellezza,
questo è il Natale!
Lia