· Città del Vaticano ·

Mimmo, il viandante

Ho imparato cos’è l’attesa

 Ho imparato cos’è l’attesa  ODS-016
02 dicembre 2023

Durante il mio viandare mi capita spesso di avere momenti morti, nei quali, apparentemente, non succede nulla. Aspetto che passino tra il fastidio degli insetti, il rumore del mondo o il silenzio assoluto di alcune ore della notte. E poi ricomincio il mio cammino.

Ho imparato in questo modo cos’è l’attesa: aspettare non in modo passivo, ma contemplativo. Questo significa anche accettare il fatto che esistano cose che non mi piacciono. Magari cercando delle soluzioni, senza però che debbano per forza essere le mie.

Gesù chiese al Padre che gli fosse allontanato il calice che lo attendeva, ma poi ha detto: «Non sia fatta la mia, ma la tua volontà».

Epitteto diceva che la realtà comprende cose che sono in nostro potere e altre che non lo sono. Allora, perché angosciarsi e non imparare ad essere miti? Che senso ha arrabbiarsi quando qualcuno ti offende, quando sembra che le cose vadano tutte storte?

Sto continuando il mio viaggio. Sono stato a Minturno-Scauri. È un paese molto bello, arroccato e con vari punti panoramici dai quali si vede il mare. Ho visitato il centro storico: amo l’arte, amo la storia. Mentre stavo riposando i piedi stanchi, si è avvicinata una signora che mi ha chiesto: «Da dove vieni?». Le ho raccontato la mia storia, il mio viaggio. Poi mi ha chiesto di nuovo: «Hai mangiato?». Le ho risposto: «No». E lei: «Perché?». Ed io: «Perché non ho soldi». Allora, dopo avermi chiesto di non offendermi, è andata a comprarmi un panino.

Il giorno dopo sono ripartito e sono arrivato a Mondragone, grazie al passaggio in auto che mi ha offerto un tipo che ho conosciuto davanti ad un supermercato. Ero da quelle parti perché poco prima avevo trovato cinque euro ed ero andato a prendere qualcosa da mangiare. Non chiedo l’elemosina.

Anche lui ha insistito tanto nel volermi accompagnare e offrirmi della pizza. Non ho potuto fare a meno di accettare, anche se questo ha significato tradire il mio proposito di muovermi sempre e solo a piedi.

Ma va bene così, perché non è giusto rifiutare un aiuto sincero.

È bello vedere che nel mondo ci sono molte persone di cuore. Al contrario di quello che ci viene raccontato. La speranza che il mondo diventi migliore esiste ancora, per fortuna!

Di nuovo un saluto a tutti con tanto affetto.

Mimmo