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DONNE CHIESA MONDO

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I sandali di Fati

 I sandali di Fati  DCM-011
02 dicembre 2023

La morte nel deserto


Fati Dosso aveva 30 anni, Marie appena 6: madre e figlia sono morte abbracciate, quasi affondate nella sabbia, nel luglio 2023. Sole. Il marito e padre aveva chiesto loro di lasciarlo indietro non avendo più forze per continuare a camminare nel deserto, dopo giorni passati a vagare senza acqua, né cibo. Fati in realtà si chiamava Matyla e aveva adottato un nuovo nome per proteggersi da possibili persecuzioni religiose. Era ivoriana e aveva vissuto gli ultimi 5 anni in Libia dopo essere fuggita dal suo Paese; nel campo di Qarabulli aveva conosciuto il marito Meengue Nymbilo Crepin soprannominato Pato, trentenne del Camerun, soccorso e salvato nel deserto da tre ragazzi sudanesi e a novembre ricevuto da Papa Francesco. Sogni e disperazione di una famiglia giovane, che ha provato a cercare un’altra felicità possibile. La foto, diventata simbolo della tragedia che si consuma nel deserto tra la Libia e la Tunisia, ha ispirato i versi di Maria Grazia Calandrone, scrittice, poetessa, drammaturga.


I sandali di Fati, abbandonati
quasi fuori dal quadro della foto, dicono che la donna
si è distesa nella morte come per dormire. Deve aver detto Marie
mamma riposa un attimo. E Marie si è accostata al suo corpo
come da viva, come nei pomeriggi al villaggio. Ma stavolta
la madre non l’abbraccia, è chiusa in sé, si è arresa.
I piedi rossi e gonfi della figlia come contrastano
con la sua bella acconciatura a treccine, uguale a quella della madre. Insieme
hanno girato le spalle al mondo
che non le voleva. E se ne sono andate.

Maria Grazia Calandrone