· Città del Vaticano ·

I saluti
Il nuovo appello di pace del Papa

Prosegua la tregua a Gaza

 Prosegua la tregua a Gaza  QUO-274
29 novembre 2023

«Prosegua la tregua in corso a Gaza, siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari». Invitando a pregare per la «grave situazione in Israele e in Palestina», ma anche per il «caro popolo ucraino», il Papa ha rinnovato il suo appello di pace al termine della catechesi, salutando i fedeli di varie nazionalità presenti nell’Aula Paolo vi . L’udienza si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese giunti da diverse nazioni. Fratelli e sorelle, in questa fine dell’anno liturgico, vi auguro un buon tempo di Avvento.

Dio vi benedica!

Saluto i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti da Australia, Malesia, e le Filippine. A ciascuno di voi e alle vostre famiglie, giunga l’augurio di un fecondo cammino di Avvento, che inizierà domenica prossima, per accogliere a Natale, il Bambino Gesù, Figlio di Dio e Principe della Pace! Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, le letture dell’ultima settimana dell’anno liturgico ci esortano a non scoraggiarci mai dinanzi alle tribolazioni di questo mondo, ma di porre la nostra speranza e fiducia nel Signore che ci ha promesso la sua perenne vicinanza.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Espíritu Santo que nos ilumine para que sepamos dar razones de nuestra fe y nuestra esperanza al mundo de hoy, no sólo con palabras sino con el testimonio de nuestra vida. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, invitando tutti a rimanere fedeli a Cristo Gesù. Lo Spirito Santo vi illumini affinché possiate portare la Benedizione di Dio a tutti gli uomini. La Vergine Madre vegli sul vostro cammino e vi protegga.

Saluto i fedeli di lingua araba. Aiutiamo le persone in questo mondo a non smarrire il desiderio di Dio, per aprire il cuore a Lui che, oggi e sempre, dona pace e gioia all’uomo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i polacchi. Tra pochi giorni concluderemo l’anno liturgico e inizieremo un altro Avvento nella nostra vita. Questo tempo spiritualmente forte sia, per voi e per le vostre famiglie, un’occasione fruttuosa di preparazione alla nascita del Salvatore. Apritevi a Cristo nascosto nel volto delle persone tristi, sole e affamate. Permettete a chi è nel bisogno di incontrare nelle vostre case il Dio amorevole. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli di Andria; alla Guardia di Finanza proveniente da L’Aquila; ai militari della Brigata Meccanizzata “Aosta”; ai membri dell’Associazione Italiana Barman e Sostenitori, qui convenuti in occasione di un evento internazionale da loro promosso.

Sono lieto di accogliere i partecipanti al Festival dei talenti circensi italiani, che ringrazio e incoraggio, auspicando che venga sempre più riconosciuto il valore sociale e culturale della loro attività.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli anziani, ai malati e agli sposi novelli. Stiamo vivendo gli ultimi giorni dell’Anno liturgico, che ci invitano a considerare con sguardo di fede il tempo che passa. Abbiate sempre fiducia nella divina Provvidenza, che guida e accompagna i nostri passi.

Da qui, il Papa:

E per favore, continuiamo a pregare per la grave situazione in Israele e in Palestina; Pace, per favore, Pace. Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza, affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari. Ho sentito la parrocchia lì: manca l’acqua, manca il pane e la gente soffre. È la gente semplice, la gente del popolo che soffre. Non soffrono coloro che fanno la guerra. Chiediamo la pace. E non dimentichiamo, parlando di pace, il caro popolo ucraino, che soffre tanto, ancora in guerra. Fratelli e sorelle, la guerra sempre è una sconfitta. Tutti perdono. Tutti, no: c’è un gruppo che guadagna tanto: i fabbricatori di armi; questi guadagnano bene sopra la morte degli altri.

E vorrei ringraziare, in questo momento di gioia, questi ragazzi e ragazze del circo. Il circo esprime una dimensione dell’anima umana: quello della gioia gratuita, quella gioia semplice, fatta con la mistica del gioco. Ringrazio tanto queste ragazze, questi ragazzi che ci fanno ridere, ma anche ci danno un esempio di allenamento molto forte, perché per arrivare a quello che arrivano loro, occorre un allenamento forte, molto forte. Ringraziamoli con un bell’applauso.

E a tutti la mia Benedizione!