· Città del Vaticano ·

L’incontro del Pontefice con un gruppo di vittime provenienti dalla diocesi francese di Nantes

Apertura e ascolto
per rompere il silenzio
sugli abusi

 Apertura e ascolto  per rompere il silenzio sugli abusi   QUO-274
29 novembre 2023

Papa Francesco ha incontrato nel pomeriggio di ieri, 28 novembre, a Casa Santa Marta una delegazione di persone vittime di abusi in età minorile da parte di membri della Chiesa, provenienti dalla diocesi francese di Nantes. Le persone erano accompagnate da alcuni religiosi della congregazione dei Fratelli di San Gabriele e della Commissione per il riconoscimento e la riparazione (Crr) della diocesi francese. Il gruppo aveva incontrato per due ore, nel corso della mattina, la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, nella sua sede in centro a Roma, a Palazzo Maffei Marescotti, e qui gli era stato letto e consegnato un messaggio del Papa. È stato un momento di ascolto, apprendimento e dialogo focalizzato sul percorso di testimonianze, memoria e prevenzione che portano avanti con la Chiesa locale e la congregazione.

«Il sovvertimento dei diritti di un bambino attraverso la violenza e l’abuso è un tradimento della nostra umanità data da Dio» scrive Francesco. Come «molti bambini e persone vulnerabili», ricorda il Pontefice, avete sperimentato «il male più grande in un luogo in cui avete — insieme alle vostre famiglie — cercato ciò che è vero e buono».

«Ho chiesto alla Commissione di ascoltare le vostre parole a nome mio e di raccogliere le vostre testimonianze — prosegue il Papa nel suo messaggio — affinché possano rafforzare e ispirare il nostro impegno comune per sradicare gli abusi dalla nostra Chiesa e dalle nostre comunità. Possiamo farlo solo insieme, tutti insieme, ognuno facendo la sua parte per rompere il silenzio degli abusi».

Come dimostra il cammino percorso insieme ai Fratelli di San Gabriele, continua il testo, «questo silenzio può essere rotto se all’interno dell’Istituzione stessa c’è un’apertura attiva e rispettosa ad ascoltare ciò che le vittime e i sopravvissuti hanno da dire. Questo non è sempre facile e mi congratulo con tutti voi per questo risultato di camminare e imparare insieme in un dialogo onesto». Da parte sua, Papa Francesco conclude rinnovando «l’impegno non-negoziabile delle Chiese per l’attuazione e la verifica delle politiche di salvaguardia e degli standard professionali nella formazione umana del nostro clero e dei nostri religiosi, nonché la ricerca di ambienti sicuri nelle nostre scuole». E ringrazia le vittime «per il vostro coraggio e la vostra resistenza, sappiate che siete ascoltati». All’inizio del suo messaggio, il Papa ricorda di aver istituito la Pontificia Commissione per la tutela dei minori «per voi e per i molti bambini e persone vulnerabili» vittime degli abusi.