· Città del Vaticano ·

Presentato nella Sala stampa della Santa Sede

Il viaggio del Papa
a Dubai per la Cop28

 Il viaggio del Papa  a Dubai per la Cop28  QUO-273
28 novembre 2023

La presenza del Pontefice negli Emirati Arabi Uniti, dall’1 al 3 dicembre per partecipare alla Cop 28 di Dubai, è solo l’ultimo gesto di Francesco per promuovere il dialogo e arginare la dilagante cultura dello scarto e la sua logica dell’usa e getta, che giustifica qualsiasi tipo di rapporto utilitaristico con l’uomo e l’ambiente.

La “Conferenza delle Parti” sui cambiamenti climatici si terrà dal prossimo 30 novembre al 12 dicembre e questa ventottesima edizione vedrà per la prima volta la partecipazione di un Pontefice, Francesco, al suo secondo viaggio negli Emirati Arabi Uniti dopo la visita ad Abu Dhabi nel febbraio 2019 per firmare lo storico Documento sulla fratellanza umana insieme alla massima autorità dell’islam sunnita, Ahmad Al-Tayyib, Grande imam della moschea di al-Azhar.

Papa Francesco è diretto in un Paese che si trova a sud dell’Arabia Saudita, all’est dell’Oman e che condivide un confine marittimo con l’Iran attraverso il Golfo di Oman, appositamente per partecipare alla Conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, accogliendo l’invito ricevuto da Sua Altezza Mohammad bin Salmān Āl Sa’ūd.

«È l’ennesimo atto in un papato che ha perseguito gli incontri religiosi a favore del dialogo e della difesa del creato» ha sottolineato oggi il direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni nel consueto briefing con i giornalisti accreditati.

Il Pontefice partirà la mattina di venerdì 1° dicembre dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Dubai, dove giungerà in serata verso le 20.30 locali. Dopo l’accoglienza ufficiale allo scalo internazionale cittadino, Francesco si trasferirà alle residenze Al Habtoor Polo Resort di Dubai dove soggiornerà fino al 3 dicembre. La giornata di sabato 2 si aprirà con l’atteso intervento presso l’Expo City, durante il quale pronuncerà il suo unico discorso del sesto viaggio apostolico del 2023, dove affronterà la necessità di azioni concrete per contrastare i cambiamenti climatici. Subito dopo, il Papa avrà incontri privati bilaterali, per promuovere la cooperazione e il dialogo tra le diverse nazioni rappresentate alla conferenza e consolidare legami.

La giornata di domenica 3 sarà dedicata all’inaugurazione del “Faith Pavilion”, evento teso a sottolineare l’impegno del Santo Padre nel promuovere il dialogo interreligioso in un mondo sempre più interconnesso. Qui, rivolgerà un saluto in spagnolo ai leader presenti. Questa partecipazione segue la pubblicazione dell’Esortazione apostolica Laudate Deum, in cui Francesco ritorna su uno dei temi centrali del suo pontificato, la cura della casa comune, a cui otto anni fa era stata dedicata l’enciclica Laudato si’. Proprio all’origine di questo testo vi è l’intenzione di sollecitare con forza quanti prenderanno parte alla Cop28 di Dubai (30 novembre – 12 dicembre 2023) a mettere da parte le modeste aspettative su questo appuntamento internazionale e le logiche dettate dagli interessi di parte, per lavorare affinché possa essere un vero punto di svolta nel perseguire il bene di tutta l’umanità, in particolare dei più poveri. È sotto gli occhi di tutti, infatti, che gli effetti della crisi climatica hanno pesanti ripercussioni sull’economia, non solo in termini di danni causati da fenomeni estremi in quasi tutte le zone del mondo, ma perché con l’avanzare della desertificazione e con lo scriteriato taglio delle foreste, si innescano fenomeni migratori su larga scala.