«Le donne devono
poter accedere ai grandi
processi decisionali»

«Le donne sono le prime vittime, insieme ai bambini, che pagano il prezzo più alto dei conflitti armati. Sono le donne ucraine, palestinesi, israeliane e tutte quelle che vivono in quelle terre in cui si svolgono guerre meno note, ma non per questo meno dure»: lo ricorda Giulia Chiara Volpato, responsabile del coordinamento donne presso le Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli), in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le guerre — ricorda — aumentano la violenza contro le donne in termini di stupri, esodi di massa e rischio di povertà. Per contrastare questa situazione drammatica esistono comunque dei mezzi, sottolinea Volpato: «Le donne devono poter accedere ai grandi processi decisionali perché, in generale, il loro ruolo ...