«L’imminente partecipazione del Santo Padre alla Cop28 di Dubai è una testimonianza del suo impegno che incoraggia tutti i cattolici a mobilitarsi con lucidità e determinazione in ambito sociale». È quanto si legge nel messaggio — a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin — che Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti al 97° incontro annuale “Semaines Sociales de France”, iniziato oggi, venerdì 24 novembre, all’Università cattolica di Lione. I lavori si concluderanno domenica 26.
Il porporato ha anzitutto trasmesso il «caloroso saluto» del Pontefice, «che — scrive — vi augura ogni successo nel vostro lavoro» impartendo la benedizione apostolica.
«Il vostro incontro si svolge quest’anno sullo sfondo di una situazione di instabilità internazionale molto preoccupante che, anche in Francia, dimostra la necessità di coesione sociale, di fraternità e di riconciliazione tra gruppi e comunità» fa presente il cardinale nel messaggio.
«Oggi più che mai — sottolinea — comprendiamo l’importanza dell’ecologia integrale, secondo il magistero di Papa Francesco, che affronta contemporaneamente la crisi sociale e quella ambientale e ci esorta a non separare ciò che è intimamente legato». Nell’esortazione apostolica Laudate Deum, pubblicata otto anni dopo l’enciclica Laudato si’, «il Santo Padre ci ricorda che, sebbene l’impegno personale per la salvaguardia del creato sia un aspetto essenziale della vita cristiana, nella misura in cui testimonia la fede in Dio creatore e contribuisce a generare una cultura del rispetto per l’ambiente, esso non è sufficiente per affrontare l'attuale situazione». È quindi necessario «avviare un processo nuovo, radicale, intenso e basato sull’impegno di tutti» (Laudate Deum, 59), che «coinvolga sia la politica che la mobilitazione “dal basso” dei diversi attori sociali e dei corpi intermedi».
Alla luce dell’enciclica Fratelli tutti, rilancia il segretario di Stato, «l’invito a costruire una società animata da sentimenti di amicizia e fraternità diventa una proposta concreta per esplorare nuove forme di cooperazione». E conclude: «Che il vostro sguardo sulle realtà contemporanee, arricchito dalla convergenza di competenze e prospettive diverse, sostenga la Chiesa di Francia nella sua missione. Solo la novità del Signore Gesù è radicale. Che anche la vostra speranza sia radicale!».