· Città del Vaticano ·

Le parole del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin

Il Papa è vicino
alle sofferenze di tutti

 Il Papa è vicino alle sofferenze di tutti   QUO-270
24 novembre 2023

Roma , 24. È il principio della «equivicinanza» della Santa Sede quello richiamato ieri dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, a margine della messa celebrata a Roma per i 90 anni dell’Holodomor, lo sterminio per fame di milioni di ucraini avvenuto nel 1932-33. Interpellato dalla stampa sul conflitto in corso tra Israele e Hamas, il porporato ha sottolineato la vicinanza del Papa e della Santa Sede a tutti, rimarcando che non si è «sorvolato» sugli attacchi di Hamas, né sono stati «ignorati» i «tanti morti, i tanti feriti, le tante distruzioni» avvenuti a Gaza. «Il Papa — ha aggiunto il cardinale Parolin — vuole essere vicino alle sofferenze di tutti».

Il segretario di Stato ha sottolineato, inoltre, che i recenti accadimenti non mettono in discussione i rapporti con il mondo ebraico. Di qui, la manifesta preoccupazione della Santa Sede per «l’ondata di antisemitismo che si sta scatenando dappertutto».

Quanto ai canali di dialogo che la diplomazia vaticana sta portando avanti in Medio Oriente, il segretario di Stato ha spiegato che «la cosa che si può fare è quella di continuare per la questione degli ostaggi. Al momento non ci sono molte altre possibilità». Il gesto del Papa di ricevere in Vaticano le famiglie, secondo il porporato, «può servire in questo senso ad aiutare a una soluzione del problema».

In riferimento al conflitto in Ucraina, invece, il cardinale Parolin ha affermato che «il meccanismo» per il ritorno a casa dei bambini portati con la forza in Russia «è attivo». Istituito dopo la visita del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, sia a Mosca che a Kyiv, tale meccanismo «sta dando qualche risultato», ha chiarito il cardinale Parolin, anche se «non bisogna aspettarsi risultati eclatanti, cioè che siano liberati in centinaia e centinaia» di bambini. Tanto più che sulle cifre effettive, al momento, «non c’è consenso — ha spiegato il porporato —. Ma c’è un lavoro che si sta facendo e che ha prodotto qualche frutto».

Quanto al fatto che la Russia «sia pronta per colloqui» per porre fine alla «tragedia» della guerra in Ucraina, così come dichiarato nei giorni scorsi dal presidente russo, Vladimir Putin, al g20 , il cardinale Parolin ha concluso: «Io spero che sia credibile perché è quello che auspichiamo tutti».