· Città del Vaticano ·

Accendere l’immaginazione

 Accendere l’immaginazione  QUO-269
23 novembre 2023
1. Per che cosa siamo pronti? Per che cosa io sono pronto? Noi siamo pronti per i nostri sogni (e dunque ci addormentiamo)? Una cosa è «attendere» e un’altra è «essere pronti». Chi attende veglia ma può addormentarsi nell’attesa. O perdere la tensione, oppure la pazienza oppure la voglia. Può anche disperare. Ma la domanda vera e importante è un’altra: siamo pronti per abitare le possibilità che la vita ci mette davanti? E — se siamo persone di fede — siamo «pronti» per il Signore che viene quando come vuole lui e con l’aspetto che vuole lui? Per che cosa siamo pronti? Per che cosa sono pronto? Il problema vero non è che cosa dobbiamo aspettarci, ma per che cosa siamo pronti. Questo è un punto cruciale, che richiede tutta la nostra ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati